Panini Comics Fashion Beast, dalla sceneggiatura di Alan Moore al fumetto

Comics / News - 20 October 2016 13:30

"Fashion Beast" per Panini Comics, in uscita i dieci numeri raccolti in un unico volume: il fumetto nato dalla collaborazione tra il manager dei Sex Pistols e il Bardo di Northampton.

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Disponibile dal 27 ottobre per Panini Comics, torna “Fashion Beast” in un volume che raccoglie i dieci numeri dell'ibrido fumetto, nato da un soggetto di Malcolm McLaren e tradotto in sceneggiatura da Alan Moore. Siamo a metà degli Anni Ottanta, Moore sta lavorando a “Watchmen”. Infine, lo script giace nel cassetto per un trentennio quando Avatar Press propone di realizzarne una serie fumettistica.

La trama ha come protagonista Doll Seguin, guardarobiera al Catwalk, locale trendy dove viene improvvisamente licenziata. In cerca di un lavoro che soddisfi le proprie ambizioni, decide di partecipare alle selezioni di moda per Jean Claude Celestine, celebre quanto misterioso stilista, un personaggio tra Dior e il protagonista del “Ritratto di Dorian Gray”.
Di Celestine si mormora abbia un aspetto orribilmente sfigurato e un inquietante segreto.
Al casting, lo stilista sceglie proprio l'inesperto travestito che ama trasformarsi nella Marilyn Monroe di “Quando la moglie è in vacanza”: per Doll è il momento di voltare pagina in un ambiente che mostra presto certi retroscena inquietanti...
La carriera della “bella” Doll è in ascesa, mentre “la bestia” Celestine passa tutto il proprio tempo, recluso nel suo studio, a disegnare magnifici modelli nel tentativo di allontanare da sé il pensiero della propria bruttezza.

Mc Laren stesso appunta la descrizione dei due protagonisti: "a girl who looks like a boy who looks like a girl.... and.... a boy who looks like a girl who looks like a girl" – sembra di ascoltare “Girls & Boys” dei Blur, la hit contenuta nell'album “Parklife” del 1994.

L'ispirazione di “Fashion Beast”, moderno adattamento di “La Bella e la Bestia”, si ancòra agli Anni Ottanta britannici: da un lato, la controversa politica di Margaret Thatcher che semina il malcontento popolare e una guerra nelle Falkland; dall'altra, la fuga dei giovani verso l'edonismo sfrenato, la voglia di apparire, tra provocazione ed eccessi, tendenza ben testimoniata nelle passerelle dell'epoca.

Le ambientazioni ricordano da vicino l'atmosfera distopica orwelliana. Del resto, non è un mistero che l'arte di Moore abbia subito la fascinazione delle tematiche care dello scrittore.

L'adattamento della sceneggiatura di “Fashion Beast” realizzata da Alan Moore è affidata al suo collaboratore Antony Johnston, mentre i disegni sono a cura Facundo Percio.

© Riproduzione riservata




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