Oscar 2015: Big Hero 6 trionfa come miglior film d'animazione

Cinema / Cinecomics / News - 23 February 2015 11:00

Oscar 2015: Big Hero 6, nato dall'unione di casa Disney con la Marvel, trionfa come miglior film d'animazione dell'anno. Contro i pronostici che davano per vincente Dragon Trainer 2, sono stati i regi

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Oscar 2015: Big Hero 6. Una vittoria, quello della scorsa notte alla cerimonia per gli Academy Awards 2015, che bissa il successo già ottenuto dalla Disney nel 2014 con Frozen.
Contro i pronostici che davano già per vincente Dragon Trainer 2, è stato infatti Big Hero 6 a spuntarla contro gli altri quattro candidati in gara, e ad aggiudicarsi la preziosissima statuetta come miglior film d'animazione del 2015.
Il film, diretto dai registi Don Hall e Chris Williams e prodotto da Roy Conli, è il primo frutto nato dalla collaborazione tra due pilastri come la Disney e la Marvel: un connubio che non poteva che risultare vincente. E che ha trionfato ieri notte a Los Angeles.

Oscar 2015: Big Hero 6 trama. Un film che parla di avventura ma anche d'amicizia, e dell'importanza del lavoro di squadra: protagonista è il piccolo e geniale Hiro Hamada, che impara a potenziare le sue capacità nel campo della robotica grazie a suo fratello Tadashi e ai suoi amici: l'adrenalinica Go Go Tamago, il nerd Wasabi No-Ginger, la maga della chimica Honey Lemon e l'entusiasta Fred. Un gruppo che si rivelerà una squadra imbattibile, quando una serie di circostanze disastrose catapulteranno i nostri eroi al centro di un complotto che si consuma sulle strade di San Fransokyo, la loro amata città. Hiro ricorrerà allora all'aiuto di Baymax, il suo fidato robot, e trasformerà il suo gruppo di amici in una squadra altamente tecnologica, l'unica in grado di salvare San Fransokyo dall'incombente minaccia.

Oscar 2015: Big Hero 6 squadra vincente. Un film che parla del valore dell'amicizia, come dicevamo, ma anche del successo che può nascere dalla commistione di elementi differenti tra loro e a prima vista forse anche discordanti: la fusione tra due realtà di primo piano come la Disney e la Marvel, alla quale si deve il fumetto originale dal quale il film ha preso la trama. E quella meno conclamata ma altrettanto evidente tra due mondi, quello orientale e quello occidentale, che parte dalla scelta dello scenario: San Fransokyo, città immaginaria frutto della crasi tra San Francisco e Tokyo. Una fusione che si impone già negli emblemi del paesaggio urbano di cui il film si compone -il Golden Gate e la Tokyo Tower a convivere in una stessa metropoli- e che trova il suo più felice e riuscito compimento in Baymax, indomito superrobot dalle sembianze di un omino Michelin, che declina in sé tutte le forme di un goffo e adorabile amico dei sogni, il compagno che tutti vorrebbero al proprio fianco. Concepito per essere abbracciato, Baymax è l'equivalente robotico di storici personaggi del mondo giapponese come Doraemon e Totoro, ma allo stesso tempo ha tutte le carte in regola per potersi ritagliare un posto di spicco tra la schiera degli eroi Disney dei Duemila.
Il successo che il film ha già riscosso in tutto il mondo ne è la prova: oltre 540 milioni di dollari d'incasso, dall'uscita nelle sale.
E adesso, anche il riconoscimento più ambito di sempre: squadra più vincente di quella dei Big Hero 6, davvero la Disney e la Marvel non avrebbero potuto immaginarla.

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