Mario Missiroli: Torino saluta il gigante del teatro, la camera ardente sarà allestita al Gobetti

Cinema / News - 20 May 2014 08:20

Si è spento ieri, all'età di ottant'anni, un indimenticabile lavoratore del teatro, artista ed intellettuale di grosso pregio. Uno dei maggiori direttori che lo Stabile di Torino abbia m

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Mario Missiroli. Ci saluta Mario Missiroli. Un altro grandissimo dello spettacolo se ne va. Giunto ad ottant'anni, l'artista d'origini bergamasche si è congedato ieri dal mondo lasciando nella tristezza quanti l'amano e quanti lo stimano da sempre come regista basilare nella vicenda del teatro italiano del Novecento.

Torino. Mario Missiroli si è spento a Torino, dove dal 1976 al 1984 è stato direttore del Teatro Stabile, portando sul palcoscenico la rappresentazione di opere quali “La mandragola” di Niccolò Machiavelli, “Lo zio Vania” di Anton Čechov, “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello.

Gobetti. Domani, mercoledì 21 maggio 2014, verrà allestita la camera ardente presso il teatro Gobetti del capoluogo piemontese, sito in via Gioacchino Rossini n. 8. Chi vorrà potrà recarsi ad omaggiare Mario Missiroli prima della definitiva sepoltura. Il clima è di profondo cordoglio, com'è inevitabile che sia.

Teatro. Mario Massiroli è stato definito uno dei maggiori direttori che lo Stabile di Torino abbia mai avuto ed in effetti è nel settore teatrale che la sua opera si è imposta con incredibile efficacia. Egli ha diretto messinscene di successo come “Verso Damasco” di Strindberg, “Il tartufo” di Molière, “La locandiera”  e “Trilogia della villeggiatura” di Goldoni. È stato originale, innovatore, provocatore.

Movies. Mario Massiroli ha portato il suo contributo anche al cinema italiano con “La bella di Lodi” del 1963, lungometraggio unico fra tutte le movies perché il solo concretizzato dal regista nella sua pur lunga carriera. “La bella di Lodi” è una commedia in bianco e nero interpretata da una Stefania Sandrelli all'epoca diciassettenne.

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