Madonna di Foligno, il colorismo di Raffaello Sanzio in esposizione gratuita in Umbria fino al 26 gennaio

Daily / News - 19 January 2014 16:29

Raffaello Sanzio dipinse La Madonna di Foligno nel 1511, su committenza religiosa. L'opera si sposto in varie località, da Roma a Foligno, poi a Parigi e infine ai Musei Vaticani. Dopo la mostr

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La Madonna di Foligno dopo l’esposizione a Milano torna nella sua sede naturale ossia il Monastero di Sant'Anna di Foligno. L’opera fu realizzata tra il 1511 ed il 1512 su commissione di Sigismondo de’ Conti, segretario di papa Giulio II: in quell’epoca un miracolo lo aveva salvato dopo che un fulmine aveva colpito la sua casa di Foligno, e lui fece un ex voto che si palesò nella committenza raffaelliana. 

I dettagli del quadro. La Pala rappresenta la Vergine Maria con Gesù Bambino in gloria tra San Giovanni Battista, San Francesco d’Assisi e San Girolamo. La sua collocazione iniziale era la chiesa  Santa Maria in Aracoeli a Roma dove Sigismondo fu sepolto, poi nel 1565 una sua nipote badessa la fece trasferire a Foligno, nel Monastero di Sant’Anna. 

Il trasferimento ai Musei Vaticani. A Foligno l’opera rimase fino al 1979, quando con l’occupazione francese fu rastrellata e portata a Parigi. Grazie al Trattato di Tolentino tornò in Italia nel 1816, ma il pontefice Pio VII decise di trattenerla a Roma, ai Musei Vaticani.

L’esposizione. Si tratta di un pannello in legno trasferito su tela dalle dimensioni di 301 per 198 centimetri. L’esposizione permetterà agli spettatori di ammirare l’opera in maniera gratuita, presso il Monastero di Sant'Anna in via dei Monasteri, fino al 26 gennaio 2014 con un orario che va dalle ore 9.00 alle 19.30. I visitatori saranno accolti per un massimo di venticinque alla volta, e la durata è di quindici minuti. Sarà possibile visitare anche l'antico monastero.

Il libro su Raffaello. Un libro agevole che ripercorre la vita del pittore è “Raffaello”, edito da Skira. La  monografia segue l'iter artistico e creativo del maestro attraverso i suoi capolavori, concentrandosi soprattutto sull’innovazione del suo colorismo. Si va dai dipinti di soggetto sacro come “Sposalizio della Vergine”, ”Madonna con il Bambino e san Giovannino” (“La bella Giardiniera”), “Madonna con il Bambino, i santi Sisto e Barbara e due angeli” (”Madonna Sistina”), ai ritratti come “La Muta”, “Ritratto di dama con liocorno”, “Ritratto di papa Giulio II”, “Ritratto di Baldassar Castiglione”, “Ritratto di giovane donna” (“La Fornarina”).

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