Influenza e virus gastrointestinale: cosa fare quando ad ammalarsi sono i bambini

Daily / News - 30 January 2014 12:00

Con l'arrivo del grande freddo compaiono, soprattutto tra i più piccoli, i primi malesseri e si diffondono fastidiosi virus come l'influenza e infezioni gastrointestinali. Purtroppo nei primi a

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Influenza. Con l’arrivo del grande freddo compaiono, soprattutto tra i pi piccoli, i primi malesseri e si diffondono fastidiosi virus come l’influenza e infezioni gastrointestinali. Soprattutto nei primi anni di vita e in età scolare i bambini sono maggiormente suscettibili all'influenza e alle altre malattie da raffreddamento sia perché le loro difese immunitarie sono ancora in via di costruzione sia a causa della costante esposizione a virus e batteri dovuta alla permanenza per molte ore al giorno in luoghi chiusi (asili, aule e mense scolastiche, ecc.), a stretto contatto con coetanei e insegnanti potenzialmente infetti. Se il piccolo è complessivamente la malattia non deve rappresentare un particolare motivo di preoccupazione in quanto il suo organismo è perfettamente in grado di contrastare i sintomi influenzali e raffreddori. In questi casi, dunque, la vaccinazione antinfluenzale, benché possibile, non è strettamente raccomandata.

Articolo su i vaccini

Come prevenire l'influenza. Esistono comunque delle regole importanti e da seguire per ridurre il rischio di malattie infettive e si dovrebbe ricordare ai bambini alcune norme igieniche fondamentali, come non bere o mangiare da bicchieri e posate altrui; stare lontani da chi ha la tosse; non usare biro, matite e giochi; per soffiarsi il naso o tossire utilizzare fazzolettini di carta da gettare nell'immondizia subito dopo l'uso e, soprattutto, lavarsi spesso le mani con acqua e sapone oppure con soluzioni/gel disinfettanti
I sintomi dell'influenza nel bambino sono noti (purtroppo) a tutte le mamme: febbre, tosse, mal di gola, raffreddore, stanchezza e in alcuni casi nausea e vomito. Spesso i bambini, soprattutto i più piccoli, non percepiscono o non sanno comunicare con precisione i sintomi del proprio malessere. Per questo motivo va contattato il pediatra quando sintomi influenzali o febbre compaiono in un bambino con meno di 6 mesi o affetto da malattie croniche specifiche che potrebbero aggravarsi a causa dell'influenza. A prescindere dall'età, inoltre, è importante richiedere l'intervento del pediatra quando si osservano l’accelerazione del respiro, la colorazione grigiastra o bluastra della cute, il vomito profuso, ridotta produzione di urina o pianto senza lacrime, ridotto stimolo a bere e sonnolenza e scarsa risposta agli stimoli

Gastrointerite. Altra infezione molto fastidiosa sia per i grandi che per i bambini e che fa preoccupare mamma e papà è la gastroenterite virale intestinale, caratterizzata da diarrea acquosa, crampi addominali, nausea o vomito e a volte febbre.
I modi più semplici per ammalarsi di gastroenterite virale sono il contatto con una persona infetta e l’ingestione di alimenti o acqua contaminati

Cause gastrointerite. Alla base della maggior parte delle gastroenteriti virali ci sono quattro tipi di virus:il rotavirus, ovvero la causa primaria tra i bambini di età compresa tra i 3 e i 15 mesi, nonché la causa più comune della diarrea nei bambini di età inferiore ai 5 anni; l’adenovirus che colpisce soprattutto i bambini di età inferiore a due anni; i calicivirus che può provocare infezioni nelle persone di qualsiasi fascia d’età e gli astrovirus che infettano soprattutto i neonati, i bambini piccoli e gli anziani. I virus di questo tipo sono maggiormente attivi nei mesi invernali. A seconda della causa i sintomi della gastroenterite virale possono apparire da uno a tre giorni dopo l’esposizione al virus e la loro gravità può variare. I sintomi di solito durano solo un giorno o due, ma in alcuni casi possono continuare anche per 10 giorni.

La complicazione più grave e frequente della gastroenterite nei bambini è la disidratazione, cioè la grave perdita di acqua e di sali minerali essenziali e nei casi più gravi può essere necessari il ricovero in ospedale e la somministrazione di flebo per reintegrare i liquidi. Quindi, se il vostro bambino ha contratto un’infezione intestinale la cosa più importante è reintegrare i liquidi e i sali minerali e seguire questi pratici consigli.

Prima di tutto aiutate vostro figlio a reidratarsi dandogli una soluzione reidratante orale. Rivolgetevi comunque al medico se non siete sicuri su come usarle.

Non cercate di reidratare vostro figlio usando succhi di frutta, perché potrebbero far peggiorare la diarrea e ritornate con gradualità alla dieta normale. Reintroducete con gradualità alimenti in bianco, facili da digerire, ad esempio: pane tostato, riso, banane e patate. Non date al piccolo alimenti che contengono latte o eccessive quantità di zucchero, come il gelato, le bibite o le caramelle. Questi alimenti potrebbero far peggiorare la diarrea. Importante è farlo riposare il più possibile in quanto la malattia e la disidratazione potrebbero aver indebolito e stancato vostro figlio e, se ad essere malato è un neonato lasciatelo a digiuno per 15, 20 minuti dopo l’episodio di vomito o diarrea, poi dategli piccoli sorsi di liquido.

Nel caso in cui allattate al seno continuate pure a nutrire vostro figlio normalmente, se invece usate il latte artificiale dategli una piccola quantità di soluzione reidratante orale o del solito latte.

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