Francofilm 2016: incontro con i registi Jean-Paul Cardinaux e Xavier Ruiz
Ritorna a Roma, in Largo Toniolo 22, tra Piazza Navona e Pantheon, il Festival del film Francofono con nuovissimi film in concorso per una strepitosa settima edizione.

L'8 Marzo alle ore 20.00 è stata inaugurata le settima edizione del Festiva del film Francofono di Roma con il famoso Bayard d'Or del Festival internazionale del film francofono di Namur in Belgio, ovvero “Têmpete” di Samuel Collardey anche vincitore del “Premio Orizzonti” nella settantaduesima Mostra di Venezia. Il Festival è stato ideato dall’Institut français Centre Saint-Louise e organizzato in collaborazione con le Ambasciate e rappresentanze di paesi membri dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF).
La rassegna presenta ben 12 lungometraggi in concorso provenienti da: Belgio, Francia, Grecia, Libano, Svizzera, Canada-Québec, Lussemburgo, Marocco, Costa d'Avorio, Vietnam, Mali e Romania. Tutti questi paesi sono membri della Francofonia e le loro proiezioni, per la maggior parte inedite, saranno arricchite dalla presenza in sala di registi e attori.
Tutti i film saranno riprodotti in versione originale e sottotitolati in Italiano inoltre l'ingresso è totalmente gratuito fino ad esaurimento posti.
Per determinare il “Premio del Pubblico” gli spettatori dovranno esprimere il proprio voto che andrà dall' uno al sei per la sceneggiatura, la fotografia e l'interpretazione svolta dagli attori. Mentre una giuria di professionisti del cinema presieduta da Romano Milani, Segretario Generale del Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani e composta da Giovanni Pompili (produttore cinematografico a capo della Kino produzione) e Federico Pontiggia (giornalista del Fatto Quotidiano e della Rivista del Cinematografo) assegnerà il "Gran Premio della Giuria". La premiazione si terrà il 16 marzo a chiusura del meraviglioso Festival.
Lo stesso Festival, nel comunicato stampa, afferma che i propri film selezionati sono l’immagine del cinema attuale che sfuma il limite tra finzione e realtà. I ruoli sono invertiti, l’eroe del film, siamo noi, sono i nostri figli, i nostri vicini, ovvero delle persone comuni che quotidianamente affrontano delle battaglie, e le sceneggiature si ispirano a fatti di cronaca. La gioventù è la vera protagonista, sempre più emancipata e marginalizzata.
Infatti ieri, 9 Marzo è stato proiettato in Prima Nazionale “Sweet Girls” un film di Jean-Paul Cardinaux e Xavier Ruiz , ambientato in Svizzera precisamente a Locarno. Il film, come affermano i registi stessi, parla di due generazioni in guerra fra di loro: i giovani e gli anziani. Lo scopo del film era quello di porgersi delle domande sulla realtà strana in cui viviamo senza voler rispondere per forza a queste. Il cast è stato scelto principalmente in Svizzera mentre le due protagoniste, difficili da trovare a parere dei registi, sono Francesi. Un film sociale, riflessivo e allo stesso tempo divertente. Il pubblico in sala ha apprezzato molto complimentandosi con gli autori del film, incontrati subito dopo la proiezione.
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