Era d'estate, 'Falcone e Borsellino si sono alzati rispetto ad un ideale': intervista all'attrice del film Lidia Vitale

Cinema / News - 24 May 2016 11:36

"Era d'estate" è il film che racconta della collaborazione tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Mauxa ha intervistato l'attrice del film Lidia Vitale.

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Era d’estate è il film di Fiorella Infascelli nelle sale dal 23 maggio 2016, distribuito da 01 Distribution. Nel cast ci sono Beppe Fiorello, Massimo Popolizio, Valeria Solarino, Claudia Potenza, Lidia Vitale.

La vicenda racconta i 28 giorni in cui i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vissero insieme nell’Isola dell’Asinara, costretti dalla minaccia di un’attentato. Sull’isola si trasferiscono con le famiglie, alloggiando in una foresteria: la figlia più grande dei Borsellino sole però tornare a Palermo, il fratello si avventura in una fuga alla scoperta dell’isola. Falcone e Borsellino approfondiscono la loro conoscenza, in attesa che il ministero fornisca i documenti per continuare la stesura dell’ordinanza-sentenza del maxi processo, il quale darà un volto a “Cosa Nostra” (leggi l'intervista a Maria Falcone).

D. Lidia, nel film “Era d’Estate“ quale ruolo interpreti?

R. “Liliana Ferraro, il magistrato che si occupò della costruzione dell'aula bunker durante il maxi processo”.

D. Come ti sei avvicinata a questo personaggio?

R. “Fiorella Infascelli era stata colpita dal mio ruolo di magistrato nel ‘La meglio gioventù’. Non era il primo pm o giudice che interpretavo: essere una donna giudice richiede sempre un lavoro sulla responsabilità, spesso su un bisogno di riconoscimento ma ogni volta si approfondisce anche il caso che si sta seguendo. In qualche modo con questi ruoli ho soddisfatto le ambizioni che aveva su di me la mia famiglia che diventassi una ‘persona di legge’ nella vita”.

Il film “Era d’estate” offre una fessura inedita delle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, da cui emerge il valore della collaborazione tra le persone. “Specialmente in questo caso Falcone e Borsellino si sono sostenuti a vicenda - dice Lidia - contro un sistema che già dall'inizio li voleva morti. Il mio supporto a loro, soprattutto a Falcone con cui ero legata da tempo, ha potuto alimentare il loro coraggio che comunque rimane di singoli che si sono uniti pur alzandosi da soli rispetto ad un ideale”.

Lidia ha lavorato recentemente a teatro, nella pièce “Solo Anna” che racconta un aspetto della vita di Anna Magnani: “Solo Anna è uno spettacolo che ha debuttato nel 2012 a Los Angeles ed è arrivato fino a Melbourne l'anno scorso passando per New York e molte città di Italia. Diciamo che con Anna è una storia lunga fatta di sinergie, incontri e tanto altro. Ci siamo scelte a vicenda? Di sicuro il mio lavoro di attrice e il mio essere umano devono molto all'attrice e all'essere umano ‘Anna Magnani”.

D. Se tu fossi una regista, quale personaggio vorresti raccontare?

R. “Una donna. Articolata, complessa. Soprattutto metterei più di uno sceneggiatore a scrivere storie di donne. Abbiamo tanto bisogno di raccontare di più e meglio il femminile. Tante svolte e tanti uomini non ci sarebbero mai stati senza di loro. La storia è piena di eroine da raccontare”.

Lidia Vitale ha lavorato di recente al film “Suburra” (2015), alle serie tv “Per amore del mio popolo” e “Baciato dal sole”. Il prossimo progetto prevede un debutto come regista in una webserie: “S’intitola ‘5 Fathers’, è la storia di una donna che ha cinque figli da 5 padri diversi e tutte le relazioni famigliari si sviluppano su Skype. Vivono tutti in diverse pari del globo, in episodi da cinque minuti grazie all'espediente di dover organizzare il compleanno della nonna”. Al cinema sarà nel film di Alessandro D’Alatri “Start Up”, nonché in quello del premio Oscar Mike Van Diem “Tulips”: “Da protagonista femminile interpreto una donna pugliese dagli anni 80 agli anni 50 in una splendida saga tra Olanda e Italia del secondo dopoguerra”. Infine sarà nel film di Andrea Molaioli “Tutto per una ragazza”.

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