Dal film ‘Doppia coppia’ alla serie tv ‘Che classe!’ intervista all’attrice Emanuela Mascherini

Cinema / News - 06 January 2024 15:00

Doppia coppia è il film uscito al cinema

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Il film Doppia coppia è uscito da poco al cinema: racconta la storia di Fernanda (Emanuela Mascherini) e Vincenzo (Stefano Manca) che organizzano un fine settimana per favorire il crearsi di una coppia di loro amici, Anna (Maria Celeste Sellitto) e Tonino (Michele Manca). La regia è di Igor . 


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Nel film Doppia Coppia interpreti Fernanda, una giovane guida nelle escursioni trekking, che non sente l’esigenza di avere un uomo al suo fianco. Anche tu sei così? 

In realtà Fernanda finge di non aver bisogno di niente e nessuno, ma durante il film scopriamo una vulnerabilità ben diversa. Sono tanto indipendente quanto vulnerabile come Fernanda, questo si. La caratteristica interessante di Fernanda è che non sta ad attendere un Principe che la venga a salvarla ma si “salva da sola” e questa credo sia una buona attitudine che il femminile, nel tempo e a spese proprie, ha appreso. 

Dove sono avvenute le riprese? 

Il set è stato nella zona di Vallombrosa in Toscana a 1400 metri circa di altitudine. L’aneddoto in particolare è che sono troppo cittadina e che quel silenzio che a lungo avevo atteso, mi assordava. Tanto da non riuscire a dormire. Il primo giorno di set ho dormito 45 minuti. Un po’ perché ogni “primo giorno” di set non riesco mai a riposare, un po’ perché davvero non ero abituata al silenzio: quindi ho dormito quando sono arrivati in albergo gli addetti alle colazioni che finalmente hanno fatto un po’ di rumore. Scherzi a parte la natura è come se fosse un quinto personaggio del film, quello che permette agli altri personaggi di fermarsi e finalmente guardarsi negli occhi. Ti costringe a stare con te stesso nel bene e nel male ed è un interlocutore con cui dovremmo avere a che fare con continuità e più rispetto. 


Sei anche scrittrice: in Glass ceiling: oltre il soffitto di vetro analizzi il ruolo della donna nell'universo del cinema, partendo proprio dalla ricerca delle motivazioni storiche e sociali per cui c’è una presenza-assenza della donna all'interno del settore cinematografico. Secondo te, quali sono le principali motivazioni? 

È un tema molto complesso e fortunatamente adesso più trattato. Quando ho pubblicato questo libro c’era pochissima letteratura in materia, per questo è tutt’oggi utilizzato in università e ambito accademico. Nel tempo sono nate diverse associazioni che si occupano di donne nel cinema e adesso dei passi avanti importanti si sono fatti. Io analizzavo lo stato delle cose nel cinema italiano dagli anni ’70 al 2007 ed emergeva una quadro evidente di minoranza di donne in posizioni apicali dovuto a retaggi storici, culturali e alla novità in tutti i settori della presenza delle donne in posizioni di potere. Se i numeri registrano oggi un andamento positivo nel cinema grazie a tutto il lavoro anche istituzionale che è stato fatto negli anni, non possiamo però sederci in nessun senso perché per fare un esempio le registe in Europa raggiungono il 20% mentre in Italia siamo ancora la 12%. 

Sarai nella serie tv Che classe! Puoi darci qualche anticipazione? 

Nella serie tv Che Classe! di Yuri Rossi interpreto un’insegnante toscana “un po’ tanto fastidiosa”. Non posso dire molto altro, per la prima volta però posso rivelare che recito in toscano: è stato molto divertente tornare a una causticità che, per certi versi, solo i toscani hanno. È una serie ambientata nella scuola, che è un ambiente che frequento molto perché tengo Laboratori di Cinema in scuole pubbliche e private e adoro lavorare con le nuove generazioni. Sento un forte senso di responsabilità nei loro confronti che cerco di veicolare nel mio lavoro e spesso sono loro a insegnarmi a guardare la realtà e me stessa con occhi diversi.

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