Charlie Hebdo: le vignette del giornale satirico di Charb e Cabu in libreria

Daily / News - 09 January 2015 22:18

Charlie Hebdo, giornale satirico è in libreria in diversi volumi, da un calendario a raccolte di vignette di vari decenni.

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Charlie Hebdo è uno dei volumi storici della satira non solo francese ma internazionale. Vari sono i volumi che contengono vignette e disegni degli artisti.

“Charlie Hebdo” è certamente uno dei più completi, che contiene le vignette di un anno, con cinquantadue uscite. “Charlie hebdo : Les 20 ans, 1992/2012” (2012) propone invece caricature di Mitterrand, Balladur, Chirac, Sarkozy, Saddam Hussein, Gheddafi, Pol Pot, Mubarak, Bin Laden. Ci sono poi i personaggi più ostici da disegnare, ossia Dio, il bambino Gesù, lo Spirito Santo e Maometto. Le opere di Cabu, Wolinski, Willem, Gébé, Kamagurka, Charb, Luz, Riss, Tignous Honore, Bernar, Catherine, Sattouf, Tardi, Mougey, Schvartz, Foolz sono presenti in 319 pagine.

Charlie Hebdo: Calendrier perpétuel 52 semaines. Del 2007 è “Liberté”, che prende avvio dalla vittoria di François Sarkozy del 2007, ipotizzando con lui la fine della Repubblica. Da oltre 40 anni, il settimanale satirico diverte i suoi lettori attraverso le sue illustrazioni sempre divertenti e spesso provocatorie. Sotto la guida del direttore Charb Scopri i migliori disegni di Charlie Hebdo in formato calendario. Il “Calendrier perpétuel 52 semaines” mostra invece il settimanale satirico in una modalità da calendario.

Dégaze, François!. Il volume propone 140 disegni, composti negli ultimi due anni. “Charlie hebdo : Les 1000 unes 1992-2011” riporta le maggiori vignette dal 1992, anno della ricostituzione del giornale. Ci sono i disegni più audaci, come quelli per cui la rivista fu accusata di violare il Milite Ignoto nel 1993, al pianto dei fondamentalisti del 2006.

Il nome. Charlie Hebdo nacque nel 1960 con il nome “Hara Kiri”. La pubblicazione fu interdetta due volte dal tribunale: nel 1970 quando Charles de Gaulle morì si creò un’ironia tra il decesso e un incendio in una discoteca che aveva causato 146 morti. L'Hebdo titolò in copertina: “Tragico ballo a Colombey (residenza di De Gaulle, n.d.r.) un morto”. La pubblicazione dell'Hebdo hara-kiri fu bloccata dal Ministro dell'Interno e il gruppo decise di cambiare nome in Charlie Hebdo. Charlie era il mensile che Bernier e Delfeil lanciarono nel 1968.

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