Bioshock The Collection, recensione videogame per PS4 e Xbox One: il sogno distopico di Rapture e Columbia

Games / News - 22 September 2016 14:00

Bioshock The Collection racchiude al suo interno l'intera trilogia, con i primi due capitoli ambientati nella città sottomarina di Rapture e il volante canto finale di Columbia, città so

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Bioshock The Collection è il videogioco che racchiude al suo interno l’intera esperienza del mondo Bioshock, con i primi due capitoli ambientati nella splendida realtà distopica di Rapture e l’ultima apparizione nei cieli di Columbia, con il capitolo “conclusivo” di Infinite. La serie, creata da Ken Levine e dal suo team Irrational Games, torna grazie al rifacimento pubblicato da 2K Games, un salto generazionale verso un universo tanto affascinate quanto nostalgico. Il brand Bioshock, infatti, ha rappresentato un deciso passo verso la commistione tra narrativa e gameplay, con un primo capitolo assolutamente indimenticabile. La discesa nei trasparenti Inferi di Rapture, fallita città illuminata, ha segnato la precedente generazione con un capolavoro assoluto in termini di trama e ambientazione, un vero e proprio tuffo distopico verso ideali di irraggiungibile bellezza.

Il primo e secondo capitolo di Bioshock tornano rimasterizzati su PS4 e Xbox One, un’occasione enorme per chi non ha giocato i primi due episodi della trilogia sulle precedenti console. L’inizio del racconto, dopo un terribile disastro aereo e caduta nelle nere acque notturne, ci conduce in un viaggio letteralmente indimenticabile, per atmosfere e personaggi di gioco. La struttura alla base della produzione è quella di uno sparatutto in prima persona, che unisce l’uso di armi da fuoco con quello di poteri elementali, possibili attraverso una modificazione genetica ottenuta mediante l’uso di plasmidi, sostanze iniettabili con cui sviluppare le capacità sovrumane di qualsiasi individuo. Le fasi action vengono sapientemente alternate ad una libera esplorazione dello scenario, con audio-racconti sparsi per la mappa e segreti da scovare, utili per potenziare abilità e equipaggiamento. La presenza delle Sorelline, piccole bambine portatrici di una gran quantità della sostanza ADAM, raccolta dai cadaveri modificati, si associa all’iconica figura del Big Daddy, un enorme protettore in scafandro, potenziato con delle trivelle. Entrambi i capitoli sono ambientati nell’utopica città sottomarina di Rapture, nata dal genio di Andrew Ryan per liberare l’uomo dalle imposizioni religiose e politiche, un faro per l’umanità futura. Se il primo capitolo ci immerge in un mondo già corrotto e decadente, la seconda apparizione del brand esplora le vicende antecedenti alla guerra civile che ha distrutto il disegno illuminato, fornendo ulteriori dettagli alla trama attraverso un sapiente prequel, estensione dell’incredibile universo originale.

Bioshock Infinite rappresenta invece una totale inversione, in termini paesaggistici, dell’esperienza vissuta con i primi due capitoli della serie, con una storia interamente basata sulla città sospesa nel cielo di Columbia. L’ideale americano, nel periodo dei primi del Novecento, si trasforma in una realtà volante, dopo la secessione del suo fondatore Comstock. Il sogno a stelle e strisce vola così in alto, in un mondo fatto di fascinazioni e proclami, l’elevazione culturale e sociale definitiva. Il protagonista è un detective con problemi d’alcool e d’azzardo, Booker DeWitt, atterrato nella fluttuante realtà per regolare alcune faccende, sintetizzate nel recupero della giovane Elizabeth, imprigionata da Comstock sin dall’infanzia. Il titolo, simile nelle meccaniche ai suoi predecessori, si arricchisce di un maggiore dinamismo offensivo e nella comparsa dei Vigor e delle Infusioni, che vanno a sostituire tonici e plasmodi presenti a Rapture.

La grafica di Bioshock The Collection punta su una maggiore definizione di personaggi e scenari, grazie ad una risoluzione in Full HD e ad una migliore fluidità, garantita dalla maggior potenza di PS4 e Xbox One. Il salto in avanti, in termini tecnici, è riscontrabile in maniera più evidente per i primi due capitoli sottomarini, dove il tempo trascorso ha convinto gli sviluppatori a migliori effetti di superficie e ad un sistema di illuminazione completamente rivisto. Il risultato è quello di trovarsi di fronte ad un’opera aggiornata nella cosmesi, in linea con gli standard odierni, e dotata di uno stile visivo e artistico ancora oggi impareggiabile, per atmosfere e level design.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon