Belle, il nuovo film antirazzista con Emily Watson e Gugu Mbatha-Raw

Cinema / News - 31 March 2014 08:00

Belle è il film con Emily Watson e Gugu Mbatha-Raw tratto dalla storia vera di Dido Elizabeth Belle. La tematica antirazzista torna dopo "12 anni schiavo".

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"Belle" è il film drammatico diretto da Amma Asante e interpretato da Gugu Mbatha-Raw, Tom Wilkinson, Miranda Richardson e Emily Watson. Il film è in uscita il 4 maggio 2014.

La storia di Belle. Dido Elizabeth Belle nacque nel 1761, da John Lindsay e Maria Belle. Secondo varie ipotesi la madre era una schiava africana catturata da una nave spagnola nel 1762. Lindsay era un Royal Navy, capitano sulla nave da guerra HMS Trent: mandò Dido da suo zio, il conte di Mansfield che viveva con la sua famiglia a Kenwood House nello Hampstead, appena fuori Londra. I Mansfield  non avevano figli, fecero crescere Dido con la coetanea Lady Elizabeth Murray, dopo la morte della madre. Dido è sia compagna di giochi di Elizabeth che  assistente personale, e la sua posizione sociale equivoca le permette di vivere sia in maniera agiata che subalterna. Infatti è al contempo figlia di una schiava, e come tale sarebbe stata considerata fuori dell'Inghilterra, ma anche di ascendenza paterna nobile, il che la fa considerare un membro della famiglia.
Lord Mansfield imbrigliato in questa situazione si rivolse al Justice of England and Wales, il quale aveva già sentenziato su un caso di schiavitù asserendo che essa non vada applicata in ogni regione, perché esula dal diritto naturale.  
Nonostante Mansfield fosse contrario alla schiavitù le convenzioni sociali della sua famiglia non permettevano un’apertura completa verso Dido: lei non cenava con il resto della famiglia, soprattutto se avevano gli ospiti. Dido aiutò la famiglia nella gestione del caseificio, nonché nella corrispondenza il che conferma che avesse avuto un’educazione. La medesima attività organizzativa che le fu affidata dallo zio fa intendere che verso di lei i pregiudizi schiavisti furono schivati, perché solitamente quell’impiego era riservato ad un segretario, ma non ad una donna.
In un dipinto del 1779, attribuito a Johann Zoffany Dido è accanto alla cugina Elizabeth, mentre sorregge frutta esotica e indossa un turbante con una grande piuma. Dopo  la morte del padre e dello zio Dido - cui era stata lasciata una piccola eredità -  si sposò con John Davinier ed ebbe tre figli. Morì nel 1804, tre anni prima che venisse approvato lo Slave Trade Act che sanciva l’abolizione della schiavitù nel Regno Unito.

Il film. Nel film in realtà Dido si sposa con John prima della morte dello zio, e la scelta serve per alternare momenti di analisi sociale al racconto della crescita personale della protagonista. La distribuzione della Fox Searchlight intende proprio confermare questa nuova presa di coscienza, che è sia editoriale che storica: infatti l’azienda ha distribuito anche un altro film a  tematica schiavista, ossia “12 anni schiavo” che ha vinto l’Oscar come miglior film straniero nel 2014. 

L’emancipazione di Belle. La scelta quindi è quella di veicolare un messaggio ben preciso: pur se si è immersi  in una situazione ostile, si può risorgere con forza e anche grazie all’aiuto della comunità. La stessa emancipazione avviene nell’altro film distribuito dalla Searchlight, “The Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson dove un concierge diventa amico e protettore di uno dei suoi collaboratori più giovani.

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