Anomalisa, il film 'unico e sconvolgente' di Charlie Kaufman da non perdere

Cinema / News - 31 December 2015 14:41

Anomalisa è il film di Charlie Kaufman definito dalla critica statunitensi unico e sconvolgente

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Anomalisaè uno dei film più attesi dell’anno. Non tanto per la vicenda raccontata, ma per la sceneggiatura che lo sorregge, creata da Charlie Kaufman che ha ideato copioni come “Essere John Malkovich” ("Being John Malkovich”, 1999), “Il ladro di orchidee” (“Adaptation”, 2002).

I motivi del successo di Charlie Kaufman. Lo sceneggiatore stavolta è anche regista con  Duke Johnson, tra gli autori del soggetto emerge 'Francis Fregoli’, ovvero lui stesso con lo pseudonimo. La medesima trama di “Anomalisa” non lascia intravvedere nulla di ordinario, partendo da un uomo Michael Stone, che è autore di libri sul tema del customer service: in questa maniera cerca anche di lottare con la sua incapacità ad avere rapporti con gli altri. Una notte, durante un viaggio d’affari di routine, incontra Lisa che potrebbe cambiare la sua visione del mondo. Infatti la donna potrebbe rappresentare l'amore della sua vita, ma anche il contrario e gettarlo nella disperazione e nel pericolo.

Il film “Anomalisa” è candidato ai Golden Globes come migliore pellicola d’animazione, siamo sicuri che vincerà contro gli effluvi disneyani del dinosauro “Il viaggio di Arlo” o le certezze di “Inside out”.

Le review. Il critico cinematografico Jacob Sala sul magazine Slashfilm definisce il film “una delle esperienze più uniche e sconvolgenti della mia vita di spettatore”, capace di mescolare cinico e bellezza, strazio e divertimento, un “tour dolorosamente umano dello spettro emozionale”. Il resto delle review statunitensi si allinea a questa elogio, dal The New York Times che definisce il regista “un mago” e Variety che appella il film “piccolo miracolo”.

La nuova Paramount. È di nuovo la Paramount Pictures che si addentra in un territorio sconosciuto di un’animazione adulta che sappia convogliare i gusti delle varie età, senza presunzione di scegliere un target. Lo stesso ha fatto con “Il piccolo principe”, di cui abbiamo raccontato ieri.

Charlie Kaufman ha anche ideato “Confessioni di una mente pericolosa” ("Confessions of a Dangerous Mind”, 2002) di George Clooney sulla satira di un conduttore televisivo che era anche infiltrato della Cia; “Se mi lasci ti cancello” ("Eternal Sunshine of the Spotless Mind”, 2004) di Michel Gondry che racconta di come una coppia canali i ricordi a vicenda. Le sue pellicole hanno creato in toltale un incasso di 170 milioni di dollari. E la sua capacità di raccontare se stesso per produrre nuove comprensioni si evinceva già in “Il ladro di orchidee”, dove il medesimo Kaufman durante le riprese di "Essere John Malkovich” non riesce ad adattare per il cinema il nuovo soggetto tratto dal libro di una giornalista del New Yorker, cade così in una crisi creativa.

E il coraggio di scegliere trame innovative non può che istigare all curiosità, quando nello spettatore si crea l’esigenza per due ore di evadere non con super-eroi bensì con piccoli collassi emozionali.

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