Among The Sleep recensione videogame per Xbox One: un incubo in prima persona

Comics / Adventure / News - 02 June 2016 14:00

Among The Sleep arriva su Xbox One dopo alcuni mesi dall'uscita su PC e PS4, un'avventura horror in prima persona, che ci conduce nell'esperienza visiva di un bambino di due anni

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Among The Sleep è il videogioco horror in prima persona di Krillbite Studio e distribuito da Microsoft, che ha permesso così al titolo di arrivare anche su Xbox One, dopo aver esordito inizialmente su PC ed esser poi arrivato su PS4. La nascita del progetto è avvenuta mediante la piattaforma di raccolta fondi Kickstarter, che ha consentito al giovane team di raggiungere i 200mila dollari necessari allo sviluppo del titolo. Among The Sleep, che ci mette nei panni di un bambino di due anni, si muove lungo il genere dell’esperienza in prima persona, che negli ultimi anni ha visto una notevole crescita, in particolar modo per le avventure horror.

La trama del gioco è interamente raccontata attraverso gli occhi e la prospettiva di un piccolo bimbo, con movimenti lenti ed escursioni a quattro zampe. Il prologo ha luogo nell’atmosfera serale della casa in cui viviamo dove, seduto sul seggiolone, il bimbo viene imboccato dalla propria madre. L’interruzione, data dalla visita di uno sconosciuto, rimanda l’appuntamento giocoso del bambino, con il proprio orso di pezza, al giorno seguente. Among The Sleep ci sveglia nel cuore della notte, proprio nel sonno, quando il peluche è scomparso e il nostro compito, e desiderio, è quello di andare a cercarlo.

Il gameplay è costruito attorno alla struttura narrativa di Among The Sleep. L’avventura si muove lungo le pareti e i corridoi della casa, alla ricerca di una sicurezza che è data da piccoli nascondigli e pertugi, dove il nostro piccolo protagonista può infilarsi e nascondersi. Le fasi esplorative costituiscono la maggior parte dell’esperienza visiva, un continuo muoversi alla ricerca di presenze rassicuranti. Le azioni possibili sono alquanto limitate, e i pochi puzzle ambientali sono ristretti al semplice spostamento degli oggetti o all’apertura di alcuni cassetti, che permettono al bambino di salire in zone altrimenti irraggiungibili. L’esperienza si mantiene molto lineare, per le circa tre ore necessarie al completamento del gioco, consentendo al giocatore di vivere appieno l’atmosfera creata, salvo lasciare pochissime possibilità di interazione e di momenti prettamente ludici.

La grafica di Among The Sleep è probabilmente l’aspetto più curato ed evocativo dell’intera produzione, capace di ricreare un ambiente realistico e giocoso, delicato come una fiaba ma allo stesso tempo inquietante e onirico come un racconto dell’orrore. La rappresentazione di un mondo domestico, sospeso tra incubo e fanciullezza, regala un quadro di oggetti enormi e imponenti, come appaiono agli occhi di un bimbo. La ricerca, all’interno della casa, si muove in scenari scarsamente illuminati, nell’oscurità spezzata solo da deboli luci e ombre. L’atmosfera di tensione e angoscia, veicolata dall’impotenza del bambino, crea momenti dalle immagini distorte e da striduli rumori, che comunicano al giocatore la necessità di fuggire e nascondersi, da quell’incubo infantile che sempre ci insegue.

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