Qualificazioni Mondiali 2010. Italia Obiettivo Centrato: Si Va In Sudafrica.

Daily / News - 10 October 2009 22:56

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Contro l'Irlanda di Trapattoni, serviva un punto per qualificarsi ai Mondiali e un punto è arrivato. Minimo sforzo, quindi, ma massimo risultato, nonostante le probabili polemiche che nasceranno nei prossimi giorni per un gioco che ancora non convince. Ma manca quasi un anno al fischio d'inizio dei mondiali in Sudafrica, c'è quindi tutto il tempo per oliare gli ingranaggi che non girano. Gli azzurri si presentano al Crok Park con due obiettivi nella mente: ricordare le vittime di Messina con il lutto al braccio, e uscire dalla nuova casa del Trap, con un punto, sufficiente, ma indispensabile per festeggiare la qualificazione ai prossimi Mondiali di Sudafrica. Negli 11 iniziali scelti da Lippi, spiccano le decisioni del ct azzurro di lasciare in panchina Gilardino, preferendogli Iaquinta e Di Natale, e di spedire in tribuna Giuseppe Rossi, Quagliarella e Santon. Nei primi minuti pressing forsennato dei padroni di casa che all'8' sugli sviluppi del calcio di punizione, la palla arriva a Whelan che calcia di prima intenzione e sorprende Buffon dalla distanza. L'Italia fatica a riprendersi, permettendo alla formazione di casa di portarsi in zona tiro. Al 19' finalmente si registra la timida reazione degli azzurri. I nostri si portano in zona d'attacco, ma l'azione, comunque troppo macchinosa, costruita da De Rossi e Pirlo, si conclude con una punizione da dimenticare calciata da Fabio Grosso. Da timidi, con il passare dei minuti, gli azzurri diventano sempre più aggressivi. Magari non precisi, ma almeno mostrano carattere, quello necessario per sfiorare il pareggio al 25' con Grosso, con un tiro al volo centrale, troppo poco per impensierire Given. E' il preludio al gol di Camoranesi che realizza di testa, su angolo battuto dalla sinistra da Pirlo. E' 1-1. L'oriundo festeggia così al meglio le 50 presenze con la maglia azzurra. Ma la gioia potrebbe durare davvero poco. Quattro minuti dopo, infatti, Zambrotta è costretto al mezzo miracolo per chiudere su Lawrence, pericolosamente lanciato sulla fascia. Ma è ancora l'Italia a farsi avanti con Legrottaglie che, di testa, non riesce a correggere in rete il corner battuto da Pirlo. Dopo l'ormai celeberrimo tè caldo, le squadra fanno il loro ritorno in campo. L'Italia pare subito più concreta e meno leziosa. E tanto impegno potrebbe essere premiato con il gol del 2-1, ma l'arbitro annulla la rete di Iaquinta per una presunta posizione irregolare dello juventino. Arriva immediata la risposta dei verdi: sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, il liberissimo O'Shea colpisce di testa, senza però riuscire a dare al pallone, la forza sufficiente per sorprendere il nostro Buffon. Col passare dei minuti gli azzurri si fanno sempre più aggressivi, ma purtroppo non concreti. Alla mezz'ora entrano Bocchetti e Gilardino al posto rispettivamente di Grosso e Di Natale. Purtroppo la mossa non si rivela giusta: quando ormai l'Italia stava festeggiando la qualificazione, ecco la doccia fredda. Al 87' St. Ledger di testa punisce gli azzurri. Ma ha anche il merito di ricordare agli uomini in campo che rappresentano la nazionale campione del mondo. E così, subito dopo, al 89' arriva la rete del definitivo 2-2, con Gilardino che in spaccata corregge in rete il pallone di Iaquinta. Siamo in Sudafrica, ma il lavoro per Lippi è solo all'inizio.

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