Vinicio Capossela: Un Mare Di Carta, L'Uomo E Il Proprio Destino

Daily / News - 29 October 2010 11:00

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Inizia dal mare il nuovo viaggio musicale di Vinicio Capossela. Il cantautore è, infatti, ad Ischia per le registrazioni del suo nuovo album di inediti in uscita nel 2011.
Un'opera sul fato, sul viaggio e il mare come metafora e scenografia del destino umano: da Omero a Dante, da Melville a Conrad, è un disco che trova ispirazione nella letteratura di tutti i tempi, riconoscendo il mito, nelle voci dei marinai, dei profeti e nel canto delle balene.
Partite a picco sullo scoglio di Ischia, le registrazioni toccheranno diversi porti e si concluderanno a novembre sulle coste di Creta.
Racconta Capossela: "Abbiamo voluto registrare il pianoforte e la voce nel Castello Aragonese perché è un luogo di ascesi, in cui sperimentare l'isolamento da altezza. Stare tra lo stridio dei gabbiani e gli spettri del mare. Una volta chiuso il ponte levatoio alle spalle, la volta celeste ci ruota addosso attraverso le occhiate delle rovine della cattedrale aperte in alto. Ci si muove  nel cielo rimanendo fermi, come in un planetario. In sottofondo il rumore del mare, come un basso continuo. La letteratura di mare è quella che espone di più l'uomo al contatto col suo destino, un mare di carta in cui ritrovare indicazioni utili alla rotta della nostra vita. Così è iniziato anche il nostro viaggio. Come in un romanzo a tre gambe: un vecchio pianoforte proveniente dalla mitteleuropa e il suo accordatore, Egidio Galvan, un ingegnere del suono e produttore, Taketo Gohara, e un maestro orchestratore, Stefano Nanni. Con questa piccola barchetta e questa compagnia "picciòla", ha avuto inizio la nostra navigazione che ci condurrà fino a Creta sotto il monte Ida, fino all'ecotrofio dei lamenti di Psarantonis, lo Zeus con la lira".

© Riproduzione riservata




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