Sony World Photo Award 2010: L'Italia Premiata Ancora Una Volta

Daily / News - 17 May 2010 07:20

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Sono stati ben tre i fotografi italiani protagonisti della cerimonia dei Sony World Photography Awards 2010, uno dei più prestigiosi concorsi internazionali di fotografia del mondo. A seguito della premiazione, tenutasi il 22 aprile presso il Palais des Festival di Cannes, in Francia, le fotografie che hanno stregato la giuria e molti dei partecipanti all'evento faranno ora il giro del mondo, fra il 2010 e 2011, grazie al Sony World Photography Awards Global Tour. Saranno esposte anche a Roma, dal 14 Maggio al 6 Giugno, presso il Museo di Roma in Trastevere.

A fronte degli oltre 190 contendenti, ecco i nomi dei nostri connazionali vincitori: Tommaso Ausili vince L'Iris d'Or e il titolo nella categoria "Vita contemporanea"; il celebre fotografo Paolo Pellegrin si aggiudica il Primo premio nella categoria "Arte e Spettacolo", mentre Tommaso Bonaventura vince nella categoria "Ritratto" con la serie di scatti "The Doubles of Mao".

Le foto che si sono aggiudicate il rispettivo Primo premio per le numerose categorie, quali Moda, Musica, Architettura e Attualità - oltre alle categorie per la sezione amatoriale - sono state selezionate dai 12 membri della Giuria onoraria, composta da fotografi professionisti di fama mondiale, esponenti delle principali agenzie fotografiche internazionali ed editori scelti dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, che sì sono riuniti a Londra per esaminare gli oltre 80.000 scatti provenienti da 148 Paesi di tutto il mondo.

Vediamo da vicino i meriti e le tematiche affrontate:

A Tommaso Ausili è stato conferito il prestigioso titolo L'Iris D'Or / Fotografo dell'anno, per le sue avvincenti immagini nella categoria "Vita contemporanea". L'evocativa serie di fotografie realizzate da Ausili, intitolate "The Hidden Death" (La morte nascosta), ha battuto la dura concorrenza degli altri 11 vincitori della sezione professionisti, intascandosi un premio in denaro pari a 25.000 dollari oltre ad un'attrezzatura fotografica professionale DSLR Sony. Le foto ritraggono alcune scene di vita di un macello, ma con un valore altamente simbolico. L'autore infatti ha voluto enfatizzare come tutti quei processi che portano sulle nostre tavole un qualsiasi pezzo di carne partano dal medesimo punto: l'uccisione di un animale. E l'indifferenza quotidiana degli atti di un onestissimo lavoro ci ricorda che non si può prescindere da un aspetto fondamentale: anche esseri irrazionali come mucche o maiali, mentre attendono che arrivi il loro turno, prendono coscienza che la loro vita si concluderà non appena varcata la porta che gli sta di fronte. Così ora Ausili diventa di diritto membro della World Photographic Academy, andando ad affiancare i precedenti vincitori del titolo L'Iris D'Or, come David Zimmerman e Vanessa Winship.

Nonostante un percorso formativo apparentemente molto lontano dall'universo artistico, che l'ha condotto ad una laurea in legge, la vocazione e l'amore per la fotografia hanno spinto Ausili a frequentare i corsi di formazione professionale della Scuola Romana di Fotografia, indirizzando i suoi scatti soprattutto a temi sociali e culturali. Numerosi i servizi che portano la sua firma, pubblicati su testate sia italiane che internazionali, tra cui ricordiamo Vanity Fair, Condé Nast Traveller e Il Venerdì di Repubblica.

 

Altro caso quello del famoso fotografo Paolo Pellegrin, a cui è andato il massimo riconoscimento nella categoria "Arte e Spettacolo", per le foto scattate dietro le quinte a ben otto attori candidati ai premi Oscar 2009 (possiamo ammirare ad esempio una Kate Winslet con tanto di bigodini in testa). La serie di scatti, dal titolo "Stars", è stata realizzata per la rivista New York Times Magazine, e ci presenta gli attori in atteggiamenti inconsueti, durante pause nelle riprese, al trucco o addirittura in casa propria.

Pellegrin vive ormai tra Roma e New York, svolgendo un'intensa attività professionale che lo ha ben ripagato nel corso degli anni. Candidato a Magnum Photos nel 2001 e divenutone socio a tutti gli effetti nel 2005, Pellegrin lavora attualmente per la rivista Newsweek. Tra i riconoscimenti vinti in passato spiccano ben otto premi World Press Photo, il Leica Medal of Excellence, l'Olivier Rebbot Award, l'Hansel-Meith Preis e il Robert Capa Gold Medal Award. Nel 2006 gli è stato attribuito il premio W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography.

 

A vincere il titolo nella categoria "Ritratto" è stato Tommaso Bonaventura per la serie di scatti "The Doubles of Mao" (I sosia di Mao). Fotografo professionista dal 1992, Bonaventura ha voluto   immortalare degli attori cinesi specializzati nell'imitazione di Mao Tse-tung. Lo stesso Bonaventura ha così commentato la sua decisione:

 

"Approfittando della somiglianza fisica, talvolta davvero spiccata, con Mao, questi attori dedicano anni a studiare la gestualità, il modo di esprimersi, la calligrafia e le poesie del grande statista cinese, cercando di assimilare il più possibile della sua personalità. È un processo di identificazione talmente profondo che spesso non si riesce a stabilire con chiarezza il confine tra la personalità dell'attore e quella del personaggio."

 

Il fotografo, rappresentato da Contrasto, ha vinto numerosi riconoscimenti, tra cui il Primo premio dell'edizione 2005 del concorso World Press Photo.

Nella sezione amatori, il titolo di "Fotografo dell'anno" è andato al tedesco Vitali Seitz, che si è aggiudicato un premio in denaro di ben 5.000 dollari oltre a un'attrezzatura fotografica digitale SLR Sony.

Se hanno lasciato un po' perplessi i premi per i migliori scatti nelle categorie "Sport", "Fashion", "Landascape" e "Conceptual & Constructed", nessun mormorio ha invece accompagnato la foto dell'iraniano Mohammad Golchin, che ha vinto nella sezione "Music". Ma in questa categoria è stata la serie di scatti del russo Vladimir Vyatkyn, dedicata ai direttori d'orchestra, a scatenare uno spontaneo e generoso applauso da parte del pubblico.

Il "Premio alla carriera" quest'anno è stato attribuito a Eve Arnold, storico fotografo dell'agenzia Magnum che il 21 aprile scorso ha compiuto 98 anni. Tra gli innumerevoli reportage che ha realizzato, i più famosi sono indubbiamente quelli su Cina e Stati Uniti, di cui il Sony World Photography Awards 2010 ha proposto un'ampia selezione. La mostra, che è stata realizzata con una meticolosa cura dei dettagli, ha riservato un grande spazio ad un'ospite d'onore che non ha pari,  anche se presente come ritratto in due dimensioni su pellicola: Marilyn Monroe.

 

 

Ecco l'elenco completo dei vincitori della sezione professionisti:

Fotogiornalismo e documentario:

Walter Astrada (Argentina), categoria Attualità;

Scott Barbour (Nuova Zelanda), categoria Sport;

Tommaso Ausili (Italia), categoria Vita contemporanea;

Paolo Pellegrin (Italia), categoria Arte e Spettacolo.

Commerciale:

Martin Brent (Regno Unito), categoria Pubblicità;

David Handley (Regno Unito), categoria Moda;

Mohammad Golchin (Iran), categoria Musica.

Arti espressive:

Philipp Lohöefener (Germania), categoria Architettura;

Tommaso Bonaventura (Italia), categoria Ritratto;

Renhui Zhao (Singapore), fotografia Concettuale e costruita;

Pere Pascual (Spagna), categoria Storia naturale;

Peter Franck (Germania), categoria Paesaggio.

 

Le immagini degli scatti vincitori, sezioni professionisti e amatori, saranno esposte dal 14 Maggio al 6 Giugno presso il Museo di Roma in Trastevere, Piazza Sant'Egidio 1/b, Roma. La mostra è patrocinata dal Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, e della Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e World Press Photo Foundation di Amsterdam.

 

Sono inoltre disponibili sul sito: www.worldphotographyawards.org.

 

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