Christiane F: dopo l’oblio ritorna a scrivere, ‘La mia seconda vita’ è il suo nuovo libro

Comics / News - 11 September 2013 11:00

Christiane F. scrittrice e musicista tedesca, è autrice del libro “scandalo” \"Wir Kinder vom Bahnhof Zoo\" (tradotto in italiano con il titolo Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino) ha realizzato una

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Christiane F. abbreviazione di Christiane Vera Felscherinow,  è una scrittrice e musicista tedesca, autrice del libro scandalo  \"Wir Kinder vom Bahnhof Zoo\" (tradotto in italiano con il titolo Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino), pubblicato per la prima volta come allegato alla rivista tedesca Stern e a cui si si ispirò il film omonimo del 1981. La scrittrice dalla vita travagliata torna sulle scene con una nuova biografia ‘Mein zweites Leben’, ossia ‘La mia seconda vita’. L\'autrice, oggi 51enne, presenterà l’11 ottobre il suo nuovo lavoro alla Fiera del libro di Francoforte. Nel libro si parla di quello che è successo dopo la tossicodipendenza dell’allora adolescente Christiane: \"Non sono morti in questi 35 anni e quasi nessuno avrebbe pensato che arrivassi a 51 anni\", ha detto la scrittrice tedesca. 

Il libro che la resa celebre, “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” viene realizzato a seguito di alcune interviste avvenute nel 1978. Christiane in quel periodo era accusata e testimone in un processo conclusosi nel giugno del 1978 con la condanna per detenzione di droga e ricettazione. La condanna fu sospesa con la condizionale in quanto gli avvenimenti si riferivano ad un periodo nel quale l\'imputata era minorenne.

Il racconto autobiografico descrive con minuzioso realismo il trasloco a sei anni dalla campagna di Amburgo al sobborgo berlinese di Gropiusstadt, l\'infanzia non certo facile, l’esordio alla  tossicodipendenza e alla prostituzione fin dalla prima adolescenza. Per tutti questi (e altri) fatti raccontati, il teso destò scalpore in tutto il mondo e nello stesso tempo ebbe un incredibile successo. Fu tradotto in molte lingue e diventò un  simbolo della generazione anni’80 che più di tutte fu vittima dell\'eroina. La donna ha recentemente dichiarato di non fare più uso di sostanze stupefacenti, ma nel 2008 a contraddire le sue dichiarazioni salta fuori la notizia del tabloid berlinese Bild-Zeitung. Stando a quello che riporta il giornale, le autorità berlinesi le avrebbero sottratto la custodia del figlio a causa di una sua ricaduta nella tossicodipendenza. Christiane poi  avrebbe provato a trasferirsi con il figlio ed il suo nuovo compagno, dove avrebbe condotto una vita da tossicomane. Al ritorno in Germania le è stata sottratta la custodia di Jan Niklas.

Sempre sul tabloid berlinese Bild-Zeitung nel 2009 è apparsa un’intervista alla madre di Christiane. La donna afferma che la figlia sta seguendo un programma di disintossicazione e che questo percorso le ha consentito di incontrare Jan Niklas nella casa famigli alla quale è stato affidato. La figlia Christiane, a fronte di un autentico superamento della tossicodipendenza, potrebbe riottenere l\'affidamento del figlio

 

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