Manuela Arcuri, ha conosciuto Assunta Maresca per essere una Pupetta più credibile

Tv / News - 04 June 2013 10:32

Da giovedì 6 giugno parte, in prima serata su Canale 5, una fiction in quattro episodi intitolata “Pupetta, il coraggio e la passione”. Racconta le vicende, realmente avvenute, di Assunta 'Pupetta' Ma

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Manuela Arcuri interpreta il complesso ruolo di Pupetta nella nuova fiction di Canale 5 in onda da giovedì 6 giugno in prima serata. Una donna coraggiosa ed appassionata, capace di ribellarsi ad un sistema che la vorrebbe sottomessa e remissiva. Una donna vera, perché Pupetta esiste sul serio. Adesso ha settantasei anni e la giovane Arcuri ha avuto modo di conoscerla per poter impersonarla al meglio, scoprendo pensieri, motivazioni e palpiti di chi, incinta di due mesi, ha ucciso  il killer di suo marito, rendendosi protagonista di  uno degli episodi più eclatanti della storia della camorra.

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Foto di Manuela Arcuri

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Assunta 'Pupetta' Maresca, nata a Castellammare di Stabia a metà degli anni Trenta del Novecento e  sorella di Ciro Maresca detto “Lampetiello”, ha sposato il boss Pasquale Simonetti, soprannominato  “Pascalone 'e Nola” a soli diciassette anni. La violenza era un tratto caratteristico della sua famiglia: il padre si occupava di contrabbando e, secondo gli inquirenti, rappresentava un pericolo per la società tanto da essere espulso dal paese di residenza. Lo zio è stato condannato a sette anni di reclusione per l'omicidio del fratello Gerardo. Alla vita di Pupetta s'ispira il film del 1958 “La sfida” del regista Francesco Rosi ed “Il caso Pupetta Maresca”, trasmissione del 1982 di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora prodotta per la Rai ed andata in onda integralmente solo nel 1994, allorché il Tribunale civile di Roma stabilì che non dovesse subire tagli o censure, in quanto il contenuto non risultava lesivo alla reputazione della protagonista.

Curiosità: nel 1967 Assunta Maresca  ha avuto un'esperienza come attrice cinematografica, interpretando la parte principale nel film “Delitto a Posillipo”, diretto da Renato Parravicini ed un poco ispirato alla sua travagliata esistenza; nella pellicola è doppiata dalla professionista Rita Savagnone, tuttavia canta con la propria voce la canzone “O'bbene mio”, scritta da lei stessa.

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