Steve McCurry, i 'ritratti' del nostro tempo sono a Genova

Comics / News - 18 October 2012 09:14

Le immagini di una mostra possono parlarci, rappresentando col colore quanto le parole riescono a descrivere in un libro? Risponde uno straordinario fotografo, forse il migliore di tutti, Steve McCur

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Il 18 ottobre ha aperto al pubblico nella suggestiva location del  Palazzo Ducale di Genova la mostra dedicata a Steve McCurry. Steve McCurry è uno dei più rappresentativi fotografi del nostro tempo. La mostra è curata da Biba Giacchetti e da Peter Bottazzi, che ha inoltre progettato un allestimento di grande impatto scenografico. Le foto di McCurry  raccolgono le immagini strepitose dei suoi viaggi. Costituiscono il ritratto vivido del nostro tempo. Saranno presentate in mostra oltre 200 foto, stampate in vari formati, con la marcata prevalenza delle dimensioni più grandi. In un video realizzato da Epson sarà raccontato, come in un back stage, il meticoloso lavoro della stampa a colori su carta fotografica.

Per un’anticipazione ecco il sito dedicato all’evento: (click qui). Dalla direzione della mostra si comunica che a tutti i visitatori verrà consegnata gratuitamente un'audio guida nella quale lo stesso Steve McCurry racconterà le sue foto e attraverso di esse la sua avventura professionale, condividendo così una esperienza umana senza eguali.

Consigliamo infine la lettura di uno dei suoi libri più famosi, ecco la frase con cui commenta il  suo Ritratti (2003), catalogo in cui si trova il ritratto famosissimo della bambina Sharbat Gula (vedi immagini):  “Nei ritratti ricerco il momento di vulnerabilità in cui l'anima, pura, si svela e le esperienze di vita appaiono incise nel volto. Se trovo la persona o il soggetto giusto, può capitare che ritorni una, due, o anche più volte, in attesa dell'attimo ideale. Per me i ritratti di questo libro trasmettono il desiderio di rapporti umani, un desiderio talmente forte che le persone, consapevoli del fatto che non mi vedranno più si aprono all'obiettivo nella speranza che qualcuno, dall'altra parte, li veda; qualcuno che riderà o soffrirà con loro. Dell'infinità di fotografie scattate in più di vent'anni, questi sono i volti che non riesco a dimenticare.”(Steve McCurry)

© Riproduzione riservata




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