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Tatiana De Rosnay, la chiave che svela le radici dell’antisemitismo

La chiave di Sara è un libro e un film: lega le vicende personali di una giornalista americana che vive a Parigi e indaga su uno dei capitoli più tragici della storia francese, la strage del Vel d’Hiv

Tatiana De Rosnay, la chiave che svela le radici dell’antisemitismo

Julia Jarmond, una giornalista americana che vive a Parigi con il marito francese, inizia un’inchiesta in cui realtà, storia e romanzo si intrecciano per dare vita a un vero tributo alla memoria dei bambini scomparsi nella strage del  Vel d’Hiv. I documenti la riportano alla notte tra il 15 e il 16 luglio del 1942.  A Parigi, la piccola Sara viene svegliata mentre è a casa con la sua famiglia. Alla porta non ci sono i tedeschi, ma  irrompe la polizia francese e la preleva insieme ai genitori. La piccola Sara ha solo dieci anni, prima di essere portata via, nasconde il fratellino in un armadio a muro che chiude a chiave nel tentativo di proteggere e porta con sé la chiave. Sara, insieme a circa 13.000 altri ebrei, tra cui moltissimi bambini, viene rinchiusa nel Vélodrome d'Hiver (Vel d’Hiv), in attesa di essere deportata ad Auschwitz, ma a un certo punto delle indagini se ne perdono le tracce sui documenti. Cosa è successo? Quale mistero si nasconde dietro questa dolorosa pagina di storia?

Tatiana De Rosnay ha scritto un romanzo commovente che lo scorso gennaio è uscito nelle sale in una altrettanto riuscita versione cinematografica. Ecco il trailer de La chiave di Sara  (vedi il trailer) del regista Gilles Paquet-Brenner in cui spicca l’interpretazione di Kristin Scott Thomas (nel film la giornalista Julia Jarmond). Il consiglio è, ovviamente, di guardare il film e di leggere il libro; è raro trovare storie di questa forza e profondità.

L’antisemitismo è il tema del romanzo della De Rosnay, indica i pregiudizi e gli atteggiamenti persecutori nei confronti degli ebrei. Tale termine venne coniato nel settembre 1879, a Berlino, da parte del nazionalista Wilhelm Marr. Il concetto espresso da Marr nel secolo successivo definirà i più atroci e incomprensibili atteggiamenti persecutori della storia contemporanea. La chiave di Sara ripropone il rapporto tra i francesi e l’antisemitismo, in cui il dovere, inteso come esecuzione di un ordine dato, violerà i valori fondamentali di uguaglianza e libertà.

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