Snoop Dogg, il rap che racconta il disagio sociale imperversa anche in Italia

Daily / News - 02 July 2012 17:41

Il rap nacque negli anni ’60 negli Stati Uniti, con sequenza di versi ritmati, incessanti, con rime baciate e a sfondo prevalentemente sociale

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Il rap nacque negli anni ’60 negli Stati Uniti, con sequenza di versi ritmati, incessanti, con rime baciate e a sfondo prevalentemente sociale. Non c’era tempo per parlare dei problemi, bisogna raccontarli velocemente e risolverli.

\r\n

Ora sta imperversando anche in Italia, con Emis Killa, Marracash, J-Ax. Segno del simile humus culturale che persiste oggi e che esisteva allora.

\r\n

Domani si esibirò a Rock In Roma Snoop Dogg, che deve il suo successo a Doggystyle (1993). Il suo estro polemico era palese: “È tempo di evadere ma pu***na io non so dove andare / In alto o in basso, a destra o a sinistra, la vita o la morte” (Serial Killa, 1993).

\r\n

Di recente ha pubblicato Doggumentary, che segna una mutazione rispetto ai suoi successi irriverenti. Ora è più parco nell’esternare le sue idee: “C\'è solo un unico modo per fermare la siccità / Vieni con me / Possiamo fare un viaggio al sud” cita in Wet (2011). Anche se non ha più desiderio di immergersi nelle polemiche, resta sempre in bilico tra consigli e  ripensamenti: “Il mio denaro è verde e la mia Porsche è turbo (…) Alza il volume, regola il gioco”.

\r\n

Ha collaborato con Katy Perry per California Gurls, ha ottenuto 7 dischi di platino proprio perché i fan si immedesimano nel suo messaggio. Se le problematiche sociali hanno bisogno anche in Italia del rap, come dimostrano i recenti successi delle rime baciate il cambiamento è palese. 

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon