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Anita Garibaldi, fiction storica con la sobria Solarino

Valeria Solarino nella fiction Anita Garibaldi, andata in onda ieri sera su Rai Uno – e in ultima puntata stasera – eredita un ruolo imponente, già portato al cinema nel 1952 con Camicie Rosse di Goff

Anita Garibaldi, fiction storica con la sobria Solarino

Valeria Solarino nella fiction Anita Garibaldi, andata in onda ieri sera su Rai Uno – e in ultima puntata stasera – eredita un ruolo imponente, già portato al cinema nel 1952 con Camicie Rosse di Goffredo Alessandrini, dove l’eroina era interpretata da Anna Magnani. È curioso il fatto che Roberto Rossellini nel 1961 con Viva l\'Italia! eliminò completamente questo personaggio femminile.

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Stavolta la serie è più incentrata sulle vicende della donna compagna di Giuseppe Garibaldi, quella Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva che fu accanto all’artefice dell’unità d’Italia e che è anche mentore di molte sue avventure.

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Il problema degli sceneggiatori – tra cui figura anche Amedeo Minghi, qui musicista - è stato stavolta quello “celebrare finalmente i 150 anni dell’Unità d’Italia attraverso il ritratto di un’icona femminile, e offrire così alle generazioni dei più giovani la consapevolezza di radici storiche spesso misconosciute, se non ignorate”.

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Il rischio di agiografia era imponente, ma la stessa Solarino calibra i guizzi di ribellione della protagonista con la sua recitazione misurata. L’attrice ha infatti lavorato in pellicole non facili, a cominciare da Fame chimica (2003)  di Antonio Bocola e Paolo Vari, Vallanzasca - Gli angeli del male (2010) di Michele Placido. In tutte la sua formazione teatrale – al Teatro Stabile di Torino - si esprime con sobrietà. Più concitato è Giorgio Pasotti, nel ruolo di Garibaldi.

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Alla regia troviamo Claudio Bonivento, in una direzione inusuale per un regista in bilico tra cronaca e azione: sua è la regia in un episodio di Crimini (2009), nonché de Il Pirata - Marco Pantani (2006) fino alla produzione di Pummarò (1991), Ultrà (1992) e La scorta (1993).

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Minghi appunto punteggia le immagini con la sue melodia cantabile. Dopo 1950 (1983) forse conierà un nuovo motivo.

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