Bellaria Film Festival 2011: Foibe di Roberto Olla

Cinema / News - 05 June 2011 17:35

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Bellaria Film Festival 2011: Foibe di Roberto Olla - Il Bellaria Film Festival ha presentato in anteprima Foibe di Roberto Olla (Italia 2011, 26'), il primo film documentario in 3D della Rai con le testimonianze dirette di Graziano Udovisi (1925 - 2010) ultimo superstite alle foibe, e di Licia Cossetto, sorella di Norma, insignita di onorificenza alla memoria dal Presidente Ciampi. "L'urgenza - spiega il regista - è quella di non perdere testimonianze importanti raccolte in tanti anni e girate con tecnologie che stanno rapidamente invecchiando e che rischiamo di perdere. E' necessario rivedere gli archivi alla luce della nuove tecnologie a disposizione, in modo che anche le nuove generazioni possano accedervi."
Foibe è dedicato alla memoria di Graziano Udovisi, scomparso prima dell'inizio delle riprese in 3D.
La sua testimonianza insieme a tutti i filmati di repertorio sono stati restaurati e montati rispettando il 2D originale integrandolo allo standard del 3D per rispetto del valore documentale.
Graziano Udovisi, che fu infoibato e, ritrovatosi ancora vivo sul fondo, riuscì a salvarsi, e Licia Cossetto, sorella di Norma, raccontano i drammatici eventi di quei giorni.
Graziano Udovisi, infoibato vivo, di fronte ad un inghiottitoio, racconta il terrore atavico dell'uomo di venire ingoiati dalla terra, il tempo interminabile in cui pregò quella stessa terra, l'amata Istria, di accoglierlo infretta e come riuscì miracolosamente a salvare se stesso e un altro compagno. Licia Cossetto ricorda il martirio della sorella Norma, quando venne infoibata aveva 23 anni e si era appena laureata con una tesi sull'Istria rossa "ma non di comunismo, di bauxite". Ancora dopo tanti anni, quando insegnava a Milano, le era vietato parlare di foibe.
Il documentario ricostruisce il genocidio delle foibe attraverso i ricordi di questi testimoni: "non è stata una vendetta, è stata una pulizia etnica" e Licia racconta che a distanza di tanti anni, quando insegnava a Milano, era impossibile anche sfiorare l'argomento.

Non è stato semplice raccogliere i ricordi drammatici di Udovisi.
"Non è un argomento facile. Le foibe istriane sono state e continuano a essere ancora oggi, dopo oltre sessant'anni, una spina nel fianco, una pagina viziata manipolata dagli storici e dalla politica, una pagina che disturba, un peccato mortale tutto italiano. Neanche uno storico che si sia permesso di fare luce su questa pagina di storia: non esiste nessuno studio, nessuna ricerca, nessuna volontà di ricostruire i fatti." racconta Olla.
Ancora oggi non sappiamo quanto cadaveri sono ancora sotto la terra istriana, ma, nel frattempo, le foibe sono state trasformate in attrazioni turistiche.

E' una pagina incompiuta che temo, ci porteremo a lungo dietro. Viviamo in un paese dove il passato non passa” ammette il regista.

Quando 15 anni fa, fu realizzato il primo filmato sulle Foibe, venne presentata un'interrogazione parlamentare per bloccare la messa in onda del documentario. Dovette intervenire Walter Veltroni. Ancora oggi è impossibile affrontare l'argomento foibe nei dibattiti senza sollevare la contestazione fuori dalla sala.

Sono stati 350000 esuli costretti ad abbandonare le loro vite e fuggire dall'Istria: tra i ricordi dei tragici eventi, ne sopravvive uno sempre caro, "meglio una capanna in Istria che un grattacielo a New York".

 

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