Intervista ai Taurina Bros, band rap con il nuovo album \'Viaggio Famelico\'

Daily / Intervista - 17 December 2013 12:52

I Taurina Bros rispondono alle domande di Mauxa per la rubrica \"Di che cultura sei?\"

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Mauxa intervista a  i Taurina Bros, band che ha pubblicato il nuovo album rap “Viaggio Famelico”.

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D. Nel nuovo singolo \"Viaggio famelico\" citate: \"Resto legato bendato a questo incrocio di vite / resto legato bendato in questa giungla si vive\". Come avete tentato di innestare una novità nel rap?
R. In realtà non abbiamo tentato di innestare una novità, abbiamo semplicemente, sempre, cercato il divertimento durante la stesura dei brani. Questo ci ha portato a rintracciare l\'ispirazione su generi diversi e sonorità meno usuali.

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D. C\'è un filo rosso che unisce i singolo dell\'album, da \"Mia madre non lo sa\" a \"Solo confusione\"?
R. C\'è un filo rosso che lega tutti i brani dell\'album. È il percorso di un osservatore che cammina per le strade del mondo e \"Viaggio Famelico\" è il suo diario, il diario di Darius. \"Mia madre non lo sa\" descrive il gap fra la vecchia generazione e la nuova e la difficoltà di essere compresi come aspiranti artisti all\'interno dell\'ambiente familiare. \"Solo confusione\" contiene invece tutti i pensieri che hanno attraversato la testa di William Bill Foster prima di scendere dall\'auto e fare una strage nel film \"Un giorno di ordinaria follia\".

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D. Qual è l\'album che più via ha influenzato?
R. Sono molti gli album che ci hanno influenzato, qualcuno è anche di musica rap. 

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D. Qual è il vostro libro preferito e perché?
R. “Genesis” di Bernard Beckett è un libro che mi è piaciuto molto. Nella visione di Backett il prossimo passo dell\'evoluzione sarà il sopravvento del mondo digitale su quello \"reale\". Se pensiamo che “Viaggio Famelico” è stato realizzato interamente grazie ad un computer e poco più, come non potremmo non trovarci d\'accordo con la sua teoria? 

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D. Pensate che il rap in Italia abbia avuto un successo veloce grazie ad internet e ai social network?
R. La rete è un forte catalizzatore, ma questo vale per ogni cosa che ci finisce dentro. Forse quello che ha reso celebre il rap era la semplice voglia di qualcosa, di un po\' di rumore… C\'è un silenzio insopportabile qui in Italia.

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D. Quali difficoltà ci sono state nel pubblicare un primo album?
R. Banalmente le uniche difficoltà riscontrate sono state economiche. Nessuno ha pienamente creduto in noi ed abbiamo dovuto contare sulle nostre forze. Adesso è già diverso.

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D. Qual è il vostro prossimo progetto?
R. Prima di tutto il nostro prossimo album, che ci ha impegnato più del primo ma ci piace molto di più.

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