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Recensione film Dark Skies, le Oscure Presenze di Scott Stewart

Una famiglia come tante, con problematiche comuni, si ritrova al centro di inquietanti fenomeni paranormali che si sviluppano in una trama che sviluppa situazioni proprie dell\'horror e del thriller

Recensione film Dark Skies, le Oscure Presenze di Scott Stewart

Dark Skies - Oscure Presenze è il thriller soprannaturale diretto dal regista Scott Stewart che dopo Legion (2010) e Priest (2011), torna al cinema con una trama dai risvolti horror ed inquietanti che vede una famiglia alle prese con presenze aliene.

Lucy (Keri Russell) è un agente immobiliare mentre suo marito Daniel (Josh Hamilton) è alla ricerca di un lavoro. Una famiglia all’apparenza normale che deve far fronte a problematiche comuni fino a quando cominciano a manifestarsi strani fenomeni che coinvolgono i loro giovanissimi figli e minano la loro esistenza. Colti dalla disperazione si rivolgono ad un esperto ma le rivelazioni di Edwin (J.K. Simmons) li porteranno a confrontarsi con una realtà che non potevano immaginare.

Una trama che comincia con il descrivere la quieta famigliare e porta lo spettatore nelle vite dei personaggi, fino a farlo concentrare sui problemi del figlio più piccolo. L’attenzione viene poi spostata attorno a fenomeni paranormali che avvengono all’interno della casa, contrapponendo tra di loro gli stessi personaggi. La storia sembra ben congegnata ma si sviluppa lentamente, tanto che la tensione sembra a volte imbrigliata in una trama che appare esplicativa. La narrazione tenta di suggestionare lo spettatore senza riuscirci del tutto, rivolta comunque verso l’inevitabile e drammatico finale, una conclusione che comunque lascia adito a delle speranze. Un film che combina ed unisce aspetti horror ad un thriller occulto, forse per questo, tende a perdere d\'identità. Un film comunque interessante in grado di divertire gli appassionati del genere X-Files.

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