Street Fighter V recensione videogame per PS4: il picchiaduro di Capcom
Street Fighter V arriva in esclusiva su PS4 grazie all'accordo tra Sony e Capcom, per un picchiaduro profondo e divertente, ricco di personaggi vecchi e nuovi
Street Fighter V è il nuovo videogioco di Capcom, con un’uscita in esclusiva su console per PS4, grazie agli accordi di sviluppo legati tra la software house nipponica e Sony. La saga di Street Fighter, dall’esordio avvenuto nel 1987, ha segnato intere generazioni di videogiocatori, con una grafica in 2D impeccabile e un gameplay assolutamente irraggiungibile. L’apice videoludico raggiunto con il secondo capitolo è stato poi riadattato agli standard moderni grazie a Street Fighter IV, che ha visto diverse edizioni migliorate, sino all’Ultra giunto anche sulle nuove console. Street Figther V è comunque il primo vero capitolo della saga ad essere sviluppato per la nuova ammiraglia Sony, il primo capitolo next-generation del brand di picchiaduro più famoso al mondo.
Il gameplay del nuovo titolo di Street Fighter si presenta semplificato rispetto all’ultimo episodio, con meno elementi di contorno e incentrato maggiormente sulla tattica pura, complice un sistema di danni più evidente rispetto al passato. Il sistema di combattimento tende ad essere più dinamico ed immediato rispetto al passato, per venire incontro ai giocatori meno tecnici, con una scrematura delle mosse speciali utilizzabili. In Street Fighter V rimangono le classiche mosse finali, specifiche per ogni personaggio, mentre vengono introdotte delle contromosse potenziate, con la possibilità di ribaltare rapidamente l’esito di uno scontro. E’ proprio nell’imprevedibilità dei match che risiede uno dei punti di forza del titolo, capace di mettere su schermo battaglie sempre equilibrate, sia in modalità giocatore singolo che durante le partite online.
La grafica di Street Fighter V si presenta definita ed estremamente pulita, con uno stile in cell-shading perfettamente riconoscibile, un disegno a matita dai colori accesi e vivaci. La direzione artistica intrapresa nel precedente episodio torna nel suo essere cartonesco, con personaggi quasi caricaturali, nelle sembianze e nelle movenze. Il passo in avanti maggiore risiede proprio nelle animazioni dei lottatori, oltre che nell’espressività dei loro volti e nel concatenarsi delle mosse, in special modo quelle finali, ricche di effetti grafici e visivi. Le arene di gioco variano sia per ambientazione che per contrasti cromatici, passando dal caldo carnevale brasiliano a fredde ed innevate vette montane.
I personaggi presenti nel videogioco di Capcom riportano in alta definizione i classici della serie, nella loro forma caricaturale e marcata, sia per dimensioni che per espressioni facciali. La scelta presente all’interno del roster di Street Fighter V garantisce un’enorme varietà, dettata dalle caratteristiche fisiche e di abilità di ogni singolo personaggio. Se lottatori storici come Ryu e Chun Li rimangono quasi del tutto invariati, vecchie conoscenze come Ken e Dhalsim hanno subito un importante restyling. In questo nuovo capitolo della serie, oltre al ritorno di Birdie, Mika e Nash, avremo anche personaggi completamente inediti, come la brasiliana Laura e l’indiano Rashid.
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