Migliaia di persone (50 mila per gli organizzatori), hanno preso parte a
Roma, in piazza della Repubblica, alla manifestazione "
Uguali", promossa dal movimento
Lgbt contro "
l'ondata di violenza e odio verso le persone più deboli e gli omosessuali". I manifestanti hanno sventolato centinaia di bandiere arcobaleno e striscioni, con la scritta "
Diverso tra gli uguali". Tra i presenti in piazza, la parlamentare del Pd
Paola Concia, l'ex deputata
Vladimir Luxuria, il candidato alla segreteria del Pd
Ignazio Marino, l'attrice
Maria Grazia Cucinotta.
Tra i partiti che hanno sostenuto l'iniziativa,
Italia dei Valori,
Sinistra e Libertà e
Partito dei Comunisti italiani. Dal palco, prima degli interventi, è stato chiesto un minuto di silenzio, in memoria dei morti dell'alluvione di
Messina. Gli organizzatori hanno ringraziato il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, che "
per due volte si è pronunciato e ha restituito a tutti noi rispetto e dignità". "
In questo periodo l'Italia è talmente arretrata, ha detto Luxuria, che non si parla neanche più di Dico e matrimoni per gli omosessuali, ma di tutelare la nostra integrità fisica, di fronte ad un'ondata di violenza mai vista". Fischi quando è stato letto il messaggio inviato dal ministro delle
Pari opportunità Mara Carfagna. "
Ringrazio la comunità Glbt per l'invito alla manifestazione, (scrive il ministro), ma per precedenti impegni istituzionali non posso essere presente". E dalla folla gridano: "
Buffona". Il messaggio del ministro prosegue: "
Non siete soli nella battaglia contro tutte le intolleranze e la violenza. La mia volontà è di lavorare al contrasto di ogni discriminazione". Nella nota inviata ai manifestanti
, Carfagna
fa sapere,
"che a breve partirà una campagna di comunicazione promossa dal Governo contro l'omofobia e tutte le forme di intolleranza". Il ministro è stata invece difesa dal presidente dell'ArciGay
Franco Grillini. "
Con questo governo le premesse sono buone, infatti dal ministro Carfagna, ho visto disponibilità per una campagna di sensibilizzazione e a creare un osservatorio sulle violenze contro gli omosessuali". "Una legge sull'omofobia come reato razzista, d'odio, sarebbe un piccolo passo avanti", ha poi affermato Grillini. In contrasto con
Enrico Oliari, presidente di
Gaylib, che afferma la priorità del matrimonio civile per i gay, Grillini ha invece sottolineato: "
I Pacs non sono matrimoni di serie b, ma una battaglia che a suo tempo ha dato un grande ruolo politico agli omosessuali". Infine sul caso
Boffo, il direttore di
Avvenire, dimessosi a seguito di una serie di articoli del
Giornale, sulla sua vita privata e alcuni episodi del suo passato, Grillini ha affermato: "
È stato giusto violare la privacy e pretendere coerenza da un moralista che faceva il contrario di quanto predicava".