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Mostra Roma - La mafia uccide, il silenzio pure. Gli invisibili ammazzati dalla mafia e dall'indifferenza - immagini

Mostra Roma - La mafia uccide, il silenzio pure. Gli invisibili ammazzati dalla mafia e dall'indifferenza -  immagini
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Nel trentennale della morte dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la mostra fotografica di Lavinia Caminiti  ricorda le vittime di mafia e dei luoghi dimenticati di quelle tragedie.  Partendo dall'assassinio del poliziotto italo-americano Joe Petrosino, avvenuto in piazza Marina a Palermo nel 12 marzo del 1909, fino ad arrivare all'uccisione del diciassettenne Genny Cesarano, avvenuta il 6 settembre 2015 nel rione Sanità a Napoli, si stagliano le storie  di Peppino
Impastato, ucciso nel 1978 nella sua Cinisi per aver combattuto la mafia e il suo rappresentante locale Gaetano Badalamenti; di Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo "freddato" in un bar di via Francesco Paolo Di Blasi; o del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso in via Carini insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e al suo autista Domenico Russo. .Tra gli altri documenti, quelli inerenti la morte di  Piersanti Mattarella, ucciso sotto gli occhi della sua famiglia in via
Libertà il 6 gennaio 1980; di Pio La Torre, inseguito e ucciso insieme al suo autista per i vicoli che conducono a piazza Generale Turba; di Don Pino Puglisi.  Paolo Borsellino è stato ucciso in via D'Amelio insieme agli agenti Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina;  seguono i magistrati Rocco Chinnici e Pietro Scaglione, Cesare Terranova, Gaetano Costa e Rosario Livatino. Il Capitano dei Carabinieri di Monreale Emanuele Basile e il suo successore Mario D'Aleo hanno avuto la medesima sorte, come il poliziotto della Squadra Mobile di Palermo Calogero Zucchetto, l'agente Antonino Agostino. A Piazza del Campidoglio, dal 7 al 30 novembre 2022.

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