S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl, anteprima videogame per Xbox Series X

Games / Editoriali - 01 July 2021 14:00

L'orrore di una nuova Chernobyl

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Allo scorso E3 2021 uno dei titoli che ha catturato maggiormente l'attenzione dei videogiocatori è stato il trailer di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl, con sezioni di gioco e filmati in engine dalla qualità elavatissima. Il primo Stalker uscì nel 2007, portando con sé una declinazione degli FPS particolare, con tonalità horror e una marcata componente survival, che scandiva l'azione, molto più ragionata rispetto ai canoni del tempo. La fascinazione dell'ambientazione post nucleare è stata poi ripresa con successo dalla saga videoludica Metro, con tre capitoli usciti, che ha rivisitato le terre dell'Europa orientale con grande efficacia.

S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl
S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl ci porta nel cuore del teatro ucraino, dove il secondo reattore di Chernobyl è esploso e ha causato danni ben maggiori rispetto al primo incidente avvenuto nel 1986. La catastrofe radioattiva ha infatti scatenato una Zona post-apocalittica fatta di strane creature, mutazioni genetiche e sinistre anomalie, come apprezzato nel trailer durante la sezione di esplorazione all'aperto. Sotto un traliccio ormai piegato e un cielo tetramente grigio, il protagonista Skif lancia dei bulloni arrugginiti, per trovare quella che sembra un'anomalia della realtà, una sorta di strappo pronto a inghiottire qualsiasi cosa si avvicini ad esso. La componente survival del gioco è ben chiara sin da questi attimi, dove la semplice esplorazione può portare con sé pericoli enormi, con un'attenta analisi dello scenario e degli ambienti, che dovrebbero presentarsi ampi e dal respiro maggiore rispetto a quelli tipici del genere FPS.
La lettura che infatti dà S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl al proprio canone di appartenenza è molto più libera nel gameplay ed incentrata sulla narrativa, con forti rimandi all'horror, grazie ad una fotografia molto cupa e dai toni realistici. Nel filmato assistiamo al dialogo di Skif con gli altri stalker, rifugiati di notte attorno ad un falò, tra racconti e leggende del posto; esploriamo poi le lande post nucleari di Chernobyl, muovendoci nel buio e sparando alle creature mutate della Zona, con fasi di shooting particolarmente tese e spettacolari. Il comparto tecnico sembra davvero imponente, con una mole poligonale pienamente next gen, un'illuminazione precisa che restituisce l'orrore della cittadina ucraina e una direzione artistica particolarmente ispirata, grazie anche a luoghi culto di Prypiat e dintorni (ruota panoramica, edifici, antenna radar...). Le grandi aspettative muovono anche dalla natura del titolo, che uscirà solamente sulle console di nuova generazione: il 28 aprile in esclusiva temporale su Xbox Series X|S e PC, dal day one su Game Pass.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon