La notte dell'iguana, il film con Richard Burton nell’anniversario dell’uscita

Cinema / Editoriali - 06 August 2018 10:00

Nel cast del film "The Night of the Iguana" ci sono Ava Gardner e Deborah Kerr.

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La notte dell'iguana (The Night of the Iguana) è il film del 1964 di John Huston che usciva oggi negli Stati Uniti.

Il reverendo T. Lawrence Shannon (Richard Burton) è un pastore espulso che lavora in Messico come guida per Blake's Tours: conduce un gruppo di insegnanti donne guidate da Judith Fellowes (Grayson Hall ) attraverso il paese. La più giovane del gruppo è la diciottenne Charlotte (Sue Lyon), che è anche attratta da Shannon tanto da andare nella sua stanza d'albergo. Miss Fellowes li scopre e minaccia di licenziare l’uomo, anche a causa della sua gelosia: invece di portare il gruppo in un comodo hotel, Shannon lo conduce nella giungla fino al Coste Verde, in un albergo fatiscente di proprietà della sua vecchia amica Maxine (Ava Gardner), il cui marito è morto di recente. L’obbiettivo è impedire che Miss Fellowes telefoni al capo per licenziare Shannon, e in questo piano lo aiuta Maxine che manomette il bus. 


Intanto l'artista Hannah Jelkes (Deborah Kerr) e il suo nonno poeta arrivano in albergo, dopo aver vagato per il Messico. Quando il bus è aggiustato, l’autista porta via il gruppo lasciando lì  Hannah, il nonno, Maxine e Shannon: quest’ultimo è frustrato tanto da sfiorare la pazzia. Hannah lo consola, finché Maxine compie un gesto inatteso.

Il film segna il passaggio da una produzione cinematografica ormai basata su romanzi di genere, ad un nuovo tipo di storie che traevano ispirazione da testi teatrali mi quali riflettevano un disagio del periodo. Infatti la sceneggiatura - scritta dallo stesso Houston con Anthony Veiller - è basata sul testo teatrale La notte dell'iguana del 1961 di Tennessee Williams, autore di Un tram che si chiama desiderio anch’esso portato al cinema nel 1951.

Nello stesso periodo anche un film come Gli spostati interpretato da Marilyn Monroe, diretto dallo stesso Houston era scritto dal drammaturgo Arthur Miller. Segno che ormai ci si avvicinava a tematiche non più scontate, bensì dissidi interiori che era il riflesso di quelli sociali.


A testimoniata di ciò. i fondatori della Seven Arts Productions Ray Stark ed Eliot Hyman pagarono 500.000 dollari per i diritti cinematografici dell’opera teatrale di Williams, che doveva ancora debuttare a Broadway. La società era così fiduciosa del potenziale del film che finanziò quasi tutto il capitale. Infatti La notte dell’iguana fu un successo, perché costò 3 milioni di dollari incassandone 12 milioni. 

Il ruolo di Maxine inizialmente doveva essere affidato a Bette Davis, che poi lo rifiutò passando all’ipotesi di  Ingrid Bergman. Le riprese si svolsero in condizioni impervie a Mismaloya, un luogo paludoso nella Bahía de Banderas; seguirono a Puerto Vallarta e a Città del Messico. Poiché molte delle località erano accessibili solo in barca, fu costruito un piccolo villaggio di venticinque case come residenza per il cast e la troupe: Richard Burton invece era ospitato nella "Casa Kimberley”, una villa di quattro piani. 

La critica si divise tra ci considerava il film composto da interpretazioni superlative (Variety) con “immagini che eccitano i sensi, persuadono la mente” (Time), a chi considerava Burton  incapace di una “vera sincerità” (The New York Times).

Huston acconsentì alla richiesta dei censori messicani di rimuovere una scena che conteneva un "ubriaco indiano" disteso su una strada, che era considerato uno "stereotipo di indolenza". 

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