Diabolik chi sei? una colonna sonora eclettica per l’iconico personaggio del film

Comics / Editoriali - 01 December 2023 13:00

Diabolik chi sei? è il film nelle sale

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Diabolik chi sei? la colonna sonora del film  

Diabolik chi sei? è il film crime nelle sale. È il sequel di Diabolik - Ginko all'attacco! (2022): l’Ispettore Ginko (Valerio Mastandrea) affronta una banda di rapinatori senza scrupoli, ma è catturato e posto in una stanza. Qui ritrova la sua nemesi, Diabolik (Giacomo Gianniotti): il ladro gli racconta la propria storia e le sue origini, mentre Eva Kant e Altea sono alla ricerca dei loro uomini.

Il film si connota anche per la varietà di canzoni e interpretazioni di grandi cantanti. Per il brano dei titoli di testa, dopo Manuel Agnelli e Antonio Diodato, si è passati al funky dei Calibro 35 in coppia con Alan Sorrenti.

La stessa soundtrack di Diabolik chi sei? - a cura di Pivio & Aldo De Scalzi - giunge dopo quelle dei primi due film, che erano diversi per sonorità. Nel primo episodio la scelta stilistica era basata su una scrittura per grande orchestra, con riferimenti alle esperienze di Bernard Hermann e Lalo Schifrin; per il secondo l’influenza era la sonorità tipica degli anni '70, con Osanna, New Trolls e Goblin. Nel terzo film, si spazia dal funky al rhythm & blues, la musica afroamericana.


Film Diabolik chi sei?

Diabolik chi sei? le canzoni del film  

La scrittura orchestrale è vicina alle soluzioni musicali adottate nei film a cavallo tra gli anni 50 e 60 dalla casa di produzione Hammer, famosa per i titoli horror.

Ma i film della trilogia hanno mantenuto anche un unico filo comune, il tema principale - scritto il 14 gennaio 2020 - presente sotto varie forme nella quasi totalità dei brani che costituiscono l'impianto sonoro delle corrispondenti colonne sonore. Lo stesso Aldo De Scalzi canta Sullo stesso piano, dedicata al fratello Vittorio, il fondatore dei New Trolls recentemente scomparso».

Nella tracklist della colonna sonora, formata da 43 brani, ci sono Ti chiami Diabolik dei Calibro 35 - ft. Alan Sorrenti, Io non sono qui interpretata da Raiz, La notte di Ginko interpretata da Franco Ricciardi, La mia sola attrazione interpretata da Mario Biondi, Sullo stesso piano interpretata da Aldo De Scalzi. “Abbiamo capito che questo non era solo un terzo capitolo della saga ma proprio il punto di arrivo di una narrazione sviluppata su tre film per raccontare un personaggio affascinante come Diabolik - affermano i Calibro 35 - le sue origini, la sua simbiosi con Eva e la sua costante sfida con Ginko (...) L’ambientazione di Clerville assomma ingredienti da tutto il mondo e tutte le lingue per essere internazionale rimanendo italiana al 100%”.


La nascita di Diabolik

Il personaggio di Diabolik nacque dall’osservazione dei pendolari alla stazione Cadorna di Angela Giussani. L’idea di produrre un qualcosa di tascabile, da qui il “formato Diabolik” che potesse attirare potenziali clienti: il primo volume fu pubblicato nel 1962 con il titolo de Il re del terrore. Ladro spietato, Diabolik ruba gioielli preziosi, denaro, uccide chi intralcia i suoi piani, ma preserva anche sani principi etici. Infatti, odia i mafiosi, i narcotrafficanti, gli aguzzini. Nel 1963 nasce il personaggio di Eva Kant, bionda e dagli occhi verdi, compagna del Re del Terrore, donna di classe indipendente e libera anche dal suo stesso compagno. Eva diventa un personaggio fondamentale, spesso protagonista anche più dello stesso Diabolik: in alcuni albi, lei è in pericolo come in Ho ucciso Eva Kant, in cui Diabolik vendicherà la morte della compagna a qualsiasi costo, mentre Ginko cercherà di difendere chi l’ha uccisa. In Nel nome di Diabolik lui medita vendetta nei confronti di una banda di criminali che si arricchisce sfruttando il suo nome e la sua fama. In Tragico viaggio, un gruppo di disperati sperduti con l’obiettivo di salvarsi, si alleano con Diabolik.

Il poliziotto antagonista è Ginko, che nasce proprio insieme al suo opposto nel primo volume della saga. Intelligente, intuitivo e onesto non riesce mai a vincere, ma solo perché ha un nemico che gioca brutti scherzi.

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