Torquato Tasso, la riscoperta dello scrittore parte dall’Umbria con la Gerusalemme Liberata

Torquato Tasso, la riscoperta dello scrittore parte dall’Umbria con la Gerusalemme Liberata

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Torquato Tasso, la riscoperta dello scrittore parte dall’Umbria con la Gerusalemme Liberata
25-05-2023

Torquato Tasso è uno degli scrittori italiani più geniali e controversi . Cominciò a scrivere la Gerusalemme Liberata a soli quindici anni, nel 1559, fu richiuso in un ospedale, andò ramingo tra Roma e Napoli, e morì a cinquantuno anni. 

Concluse la stesura nel 1575, a trentuno anni.  La sua opera fu subito un successo, tanto che fu stampata all’estero. La regina d'Inghilterra, Elisabetta I Tudor, si rammaricava di non avere a disposizione un autore come il Tasso[18], e neanche le traduzioni si fecero attendere: la Gerusalemme ebbe presto varie versioni in latino e nelle principali lingue europee. Il compositore Jean-Baptiste Lully musicò Armida, su libretto di Quinault.

Le edizioni della Gerusalemme Liberata

Nei giorni scorsi è stata mostrata a San Gemini (Terni) un’edizione rara della Gerusalemme Liberata, databile 1745. L’incontro - organizzato dal Gruppo Tacconi - ha inaugurato un progetto che prevede una serie di collaborazioni con istituzioni italiane, musei, collezionisti che conservino opere o dipinti dell’opera scritta da Torquato Tasso. In revisione c’è anche la collaborazione con la biblioteca Angelo Mai di Bergamo, che è il più grande centro di studi tassiani. 

L’obiettivo è creare un interesse intorno alla diffusione delle varie edizioni della Gerusalemme Liberata, promuovendo uno scambio culturale e artistico: non è detto, infatti, che ognuno conosca gli altri libri presenti in Italia o all’estero. A Palazzo Santacroce – a San Gemini - sono esposti anche edizioni illustrate di Bernardo Castello (XVI secolo) e Giacomo Valeggio (XVII secolo).

La professoressa Maria Celeste Cola - docente di Storia dell'arte presso l'Università La Sapienza di Roma -  ha evidenziato come il “patrimonio librario sia dislocato da nord a sud in Italia. San Gemini diviene quindi un emblema di questa divulgazione”. Infatti, proprio a Palazzo Santacroce, sono presenti cicli di affreschi datati intorno alla metà del XVIII secolo, e che raffigurano scene della Gerusalemme Liberata. Il pittore era Onorato Miserola: il tema era caro alla famiglia di tradizione cavalleresca, che finanziò numerose crociate contro i turchi. I grandi riquadri sono tutti contornati da partiture decorative, eseguiti con una tecnica “a secco”, quindi su intonaco già asciutto. 

La Gerusalemme Liberata fu scritta da Tasso durante un soggiorno veneziano, e ultimata nel 1575. Tasso fu più ricoverato all'ospedale di Sant’Anna, e l’opera pubblicata nel 1580 senza autorizzazione, con il titolo Goffredo, e solo con 25 canti. La prima edizione illustrata conteneva disegni di Bernardo Castello approvati dallo stesso Tasso. Il successo fu enorme non solo dal punto di vista letterario, ma anche figurativo. Nel 1624 Monteverdi compose il madrigale “Il combattimento di Tancredi e Florinda”. Lo stesso pittore Domenichino rappresentò il momento del dialogo tra “Erminia tra i pastori”. Annibale Carracci nel 1601 decorò “Rinaldo e Armida” a Palazzo Farnese. Giambattista Tiepolo dipinse scene della Gerusalemme Liberata, presenti in ville venete.  


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