Venezia 2017, 'The Private Life of a Modern Woman': incontro con James Toback

Cinema / Festival / News - 03 September 2017 17:45

Il regista di Rapsodia per un killer ha presentato al Lido il suo ultimo lungometraggio, in cui Sienna Miller offre un imponente tour de force nei panni della protagonista

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Vera Lockman è la protagonista assoluta di ‘The Private Life of a Modern Woman’, diretto da James Toback e proiettato in anteprima mondiale alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.

Vera è un’attrice di successo, con un magnifico loft nel centro di New York. Il film si apre con lei che si agita disperatamente nel letto, in preda a un incubo. Ma è davvero un incubo? Oppure la donna ha effettivamente ucciso Sal Conforti, il suo ex-fidanzato? E se è successo veramente, si è trattato di un gesto di autodifesa, o di un omicidio intenzionale? L’incertezza porterà Vera ad interrogarsi sul significato stesso della propria identità, in un turbinio di soliloqui e di conversazioni con amici e parenti.

Purtroppo Sienna Miller non ha potuto partecipare all’incontro con i giornalisti per motivi di salute, ma Toback è riuscito egregiamente a rispondere alle domande anche da solo.

Il regista ha svelato di aver deciso di scrivere il film appositamente per Miller dopo che un altro progetto a cui stavano lavorando, “Circle of Deceit” è fallito perché, dopo due settimane di riprese, il produttore ha svelato di non avere più i soldi necessari.

Sull’onda della frustrazione, e per evitare future sorprese spiacevoli, Toback ha concepito “The Private Life” in modo che avesse un budget il più possibile ristretto: “Ero determinato a non dichiararmi sconfitto”.

“Conosco molto bene Sienna, e ho trovato sempre più facile scrivere per attori che conosco personalmente. Ho scritto ‘Two Girls and a Guy’ appositamente per Robert Downey Jr., e ‘Bugsy’ per Warren Beatty”.

Toback ha anche offerto dei commenti sul suo stile registico: “Cerco sempre di mescolare le due cose, di conciliare l’idea di quello che voglio dire, con l’esigenza di fare un passo indietro, di lasciare gli attori liberi di fare quello che vogliono e di insegnare a me in cosa consiste il loro ruolo”.

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