Van Gogh: il rapporto col fratello Theo al centro del film al cinema solo per un giorno

Daily / News - 10 April 2015 11:16

Van Gogh rivive in un film al cinema solo per un giorno. Si parte dal rapporto col fratello Theo, per analizzare i dipinti.

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Van Gogh con la sua opera è presente al cinema per un solo giorno, il 14 aprile 2015 con “Vincent Van Gogh: un nuovo modo di vedere”.


Film. Il film ha richiesto due anni di produzione, e svela tesori inediti del Van Gogh Museum di Amsterdam. Il film-documentario si colloca nel 125° anniversario della morte dell’artista, e sarà trasmesso in maniera simultanea in oltre mille sale cinematografiche in Europa, Stati Uniti, Canada, Africa, Asia, Australia, Nuova Zelanda e America Latina.

Dipinti. L’analisi delle opere avviene sia in maniera iconografica che testuale. Si parte da “I mangiatori di patate” per giungere a “I Girasoli”, ”Iris”, “La camera di Vincent ad Arlesai”, gli autoritratti dell’artista. Per la corrispondenza epistolare non mancano le lettere al fratello Theo, le annotazioni.

Regia. Il documentario è realizzato grazie all’ausilio di curatori, artisti, storici dell’arte, nonché di Vincent Willem van Gogh, pronipote di Theo van Gogh. Infine collaborano Dominique-Charles Janssens, Presidente dell'Istituto Van Gogh e Axel Rüger, Direttore del Van Gogh Museum. L’attore Jamie de Courcey dà movenze e letture alla corrispondenza dell’artista. La regia è di David Bickerstaff, il quale ricorda che Vincent van Gogh ha prodotto opere solo per 10 anni: “per i primi cinque anni ha realizzato solo disegni e acquerelli - non quadri. Ha quindi prodotto oltre 450 opere negli ultimi cinque anni della sua vita”.

Libro. Uno dei libri più agevoli che analizza l’arte del pittore olandese è “Van Gogh” dela Taschen. "Non posso farci nulla se i miei quadri non vendono - scriveva il pittore al fratello - Ma verrà il giorno in cui la gente si renderà conto che valgono più del prezzo dei colori". La monografia riunisce la biografia con un catalogo completo di tutte le sue 871 opere pittoriche, con riproduzioni a colori.

Biografia. Più analitico è “Follia? Vita di Vincent van Gogh” di Giordano Bruno Guerri. Si parte dalla ribellione contro la piccola borghesia del XIX secolo, alle infatuazioni verso la mistica, il rinnegamento della fede e la scoperta della visione totalizzante della natura, fino al rapporto con le donne, sia "amiche" che “prostitute”. Non secondario è il rapporto con il fratello Theo, complice quasi di un inquietante transfert. La felicità intellettuale del pittore è descritta come raggiunta attraverso la solitudine completa, che permise la creazione dei capolavori dell'arte contemporanea.


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