The 100, la polemica LGBT nella terza stagione della cupa serie tv

Tv / News - 14 March 2016 18:12

"The 100", serie tv post - apocalittica ambientata dopo un olocausto nucleare, è ormai alla terza stagione ma nei giorni scorsi è stata scossa da una polemica rovente: la comun

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The 100, serie tv che ha riportato in auge il genere giovanilistico d'avventura che è andato per la maggiore negli anni novanta; il telefilm ideato e sviluppato da Jason Rothenberg e trasmesso sul network The CW è già giunto alla terza stagione negli Stati Uniti, divenendo un fenomeno di massa, mentre in Italia la terza stagione è ancora inedita. La serie tv è ispirata alle vicende narrate sull'omonimo romanzo scritto da Kass Morgan diventato in breve tempo un vero e proprio cult.

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La trama di “The 100” si sviluppa in un tipico contesto post – apocalittico: novantasette anni dopo che una guerra nucleare ha distrutto il pianeta, i pochi sopravvissuti sono concentrati in alcune stazioni spaziali orbitanti. Quando l'autosufficienza del complesso inizia ad essere in discussione, si decide di inviare degli adolescenti turbolenti in una missione per scoprire se la Terra sia tornata abitabile; da qui ha inizio un'avventura a ritmi serrati.

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Nel contesto iper connesso nel quale è immerso il mondo occidentale, una serie tv può rappresentare un motivo di riscatto e un'occasione di far valere i propri diritti; non c'è quindi da stupirsi se nei giorni scorsi la serie tv si è trovata al centro di una tempesta mediatica per via della dipartita di Lexa, il personaggio omosessuale interpretato dall'attrice australiana Alycia Debnam-Carey. La morte di questo personaggio ha fatto infuriare la comunità LGBT, costituita da persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, convinti che i personaggi appartenenti ad orientamenti sessuali non etero vengano sistematicamente snobbati dagli sceneggiatori di film e serie televisive. Al grido “virtuale” costituito dall'hashtag #LGBTFansDeserveBetter, si sono lanciati in una serie di petizioni per protestare.

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Alycia Debnam-Carey, la cosiddetta pietra dello scandalo mediatico, è un'attrice di soli ventidue anni di Sydney, in Australia che vedremo presto al cinema nell'horror “Friend Request”. Gli appassionati di splatter l'hanno già vista nella serie tv “Fear The Walking Dead”, lo spin-off di “The Walking Dead”, nel ruolo della giovane Alicia Clark alle prese con le prime settimane dell'apocalisse insieme al suo fratello eroinomane. La Carey è anche un'eccellente percussionista, visto che si è diplomata al Newtown High School of the Performing Arts ed ha collaborato anche con la Filarmonica di Berlino. Troviamo poi Isaiah Washington, già in "Grey’s Anatomy" nei panni del cancelliere Thelonious Jaha, il Desmond di “Lost” Henry Ian Cusick nel ruolo di Marcus Kane e infine Eliza Taylor-Cotter.

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