Sundace Film Festival 2016, un programma tra crescita umana e originale romanticismo

Cinema / Festival / News - 21 January 2016 13:30

Il Sundace Film Festival 2016, ha in programma pellicole che raccontano di crescita umana, come nel film in cui il protagonista trasporta un cadavere; originale romanticismo, come in quello sulla stor

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Il Sundace Film Festival fondato a Robert Redford comincia oggi 21 gennaio a Park City nello Utah, creando una panoramica dinamica del cinema indipendente sia statunitense che estero.

Per la competizione c’è “As You Are” di Miles Joris-Peyrafitte, rivisitazione di un rapporto tra tre adolescenti. In “The Birth of a Nation” Nate Parker segue la storia dello schiavo di Nat Turner, letterato e predicatore che condurrà il suo popolo verso la libertà.

“Christine” di Antonio Campos fa un excursus sugli alti standard di vita di Sarasota, in Florida; “Equity” di Meera Menon prende spunto da una banca di investimento femminile, “The Free World” si concentra sui crimini commessi in prigione, “Goat” di Andrew Neel racconta di ragazzo ferito in un incidente e del rapporto con il fratello, “The Interventation” di Clea DuVall si muove sullo tracce di una commedia, poiché durante un fine settimana organizzato per coppie si scopre che il viaggio è finalizzato ad un matrimonio.

“Joshy” di Jeff Baena vede una festa di laurea tramutarsi in opportunità per rincontrare amici; “Lovesong” di So Yong Kim segue Sarah, trascurata dal marito e che improvvisa un viaggio con la sua giovane figlia e il suo migliore amico; “Morris America” di Chad Hartigan s’incentra sul tredicenne Morris che con i padre si trasferisce a Heidelberg, in Germania faticando a crescere.

“Other People” di Chris Kelly vede un commediografo tornare a Sacramento per aiutare la madre malata: si sente un estraneo, con il padre conservatore e sorelle più giovani; “Southside With You”di Richard Tanne racconta un giorno dell'estate del 1989, quando il futuro presidente degli Stati Uniti Barack Obama corteggia la futura First Lady. “Spa Night” di Andrew Ahn è ambientato nelle stazioni termali coreane di Los Angeles, snodo di incontro di generazioni di famiglie immigrate.

“Swiss Army Man” di Daniel Scheinert e Daniel Kwan s’incentra su Hank, che scopre un cadavere misterioso e intraprende un viaggio epico con il corpo, della durata di un anno per tornare a casa: si renderà conto che il cadavere è la chiave per la sua sopravvivenza. “Tallulah” di Sian Heder vede una giovane donna senza radici prendere un bambino da una famiglia ricca, la cui madre è negligente.

“White Girl” di Elizabeth Wood racconta di una studentessa di college che va in un luogo estremo per riavere il fidanzato spacciatrice fuori dalla prigione.

Tra le anteprime, “Agnus Dei” di Anne Fontain, ”Certain Women” di Kelly Reichardt e ”Wiener-Dog” di Todd Solondz. Tra i film drammatici stranieri in competizione, “A Good Wife” della bosniaca Mirjana Karanovic, “Belgica” del francese Felix van Groeningen, “Brahman Naman” del inglese Q, “Pleasure. Love.” del cinese Yao Huang, “Wild” della tedesca Nicolette Krebitz. Nessun film giunge dall’Italia.

Negli anni molti film sono poi divenuti emblema di originalità e indipendenza, come “Re della Terra Selvaggia”, “Whiplash”, “The September Issue”, “An Education”, “Animal Kingdom”, “Precious”.

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