Storia delle terre e dei luoghi leggendari di Umberto Eco, dal paese di Cuccagna al cuore della terra

Comics / News - 31 October 2013 12:00

Umberto Eco ci accompagna lungo terre e luoghi leggendari che hanno intrattenuto popoli fin dalla notte dei tempi e scortato esploratori per la via delle grandi scoperte.

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Umberto Eco è in libreria con Storia delle terre e dei luoghi leggendari (Bombiani): un viaggio emozionante alla scoperta di leggende, alcune antichissime, altre più recenti, che hanno incoraggiato l\'umanità a sfidare le frontiere della conoscenza.
Dalle terre della Bibbia a quelle di Omero, da Atlantide alle migrazioni del Graal. E ancora: le isole dell\'Utopia, l\'isola di Salomone, la Terra Australe, il mito polare o l\'invenzione di Rennes-le-Château, esempio di speculazione commerciale dei giorni nostri.
Consideriamone alcune.

Le terre della Bibbia - La leggenda dei Re Magi. Il Vangelo secondo Matteo racconta l\'episodio dei Re Magi in viaggio dall\'Oriente guidati da una stella. Portano oro, incenso e mirra e si rifiutano di rivelare a Erode il luogo dove si trova il Bambino. Matteo non menziona quanti fossero, né che fossero re.
Tuttavia, i Re Magi compaiono già in epoca precristiana: Giovanni di Hildesheim, vissuto nel XIV, li colloca nell\'impero armeno sul monte Vaus, la cima più alta dell\'Adarbaigan: qui, saggi e astrologi salgono sulla montagna sacra, in attesa di una stella che le profezie annunciano ambasciatrice di un dio sceso sulla terra.
Se rimane incerta la provenienza e il numero dei Re Magi - sono tre e sono re a partire dalla tradizione successiva al Vangelo di Matteo - le leggende concordano sul fatto che presumibilmente fossero un bianco, un arabo e un nero, a simbolo dell\'universalità della redenzione.
Anche il sito del loro sepolcro contempla varie ipotesi, alcune oggetto di speculazione.
Marco Polo, per esempio, avrebbe visitato le loro tombe nella città persiana di Saba. Federico Barbarossa, invece, troverebbe le loro salme nella Basilica di Sant\'Eustorgio a Milano - dove sarebbero giunte, dalla Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, nel IV secolo per desiderio del vescovo Eustorgio di essere seppellito accanto a loro. Rainaldo di Dassel, il ministro di Federico Barbarossa, avrebbe traslato i loro resti nella cattedrale di Colonia. Da Milano a Colonia, lungo il tragitto si moltiplicano i luoghi che vantano souvenir delle reliquie: “pellegrini in vita, i tre re sono diventati vagabondi post mortem, generando i loro molteplici cenotafi”.

Il Paese di Cuccagna. L\'idea di un paradiso terrestre ha attratto i popoli di ogni epoca e le leggende sul paese di Cuccagna, infatti, nascono e radicano nell\'immaginario popolare. Spiega Eco: “Le fantasie di Cuccagna traducono a livello del ventre sogni di giustizia che altri hanno coltivato a livello dello spirito”. Cuccagna è una terra felice, ricca e abbondante, in grado di soddisfare bocche affamate con ogni genere di leccornie, e non solo.
Dai greci al medioevo, le meraviglie di questa terra approdano fino all\'età contemporanea con Pinocchio che dal Paese dei Balocchi deve far ritorno con colpevole frustrazione.
Anche Cuccagna trova diverse collocazioni geografiche: in Cane di Diogene (1687), Francesco Fulvio Frugoni avvista l\'isola nel mare di Broda. Nel Decamerone, Maso racconta a Calandrino dell\'opulenza della Terra di Bengodi, “dove si legano le vigne con le salsicce”, sistemandola a millanta miglia da Firenze. Nel dramma religioso Schlaraffenland, il paradiso terrestre è posto da qualche parte tra Vienna e Praga. In un poema inglese, scritto tra il XIII e XIV secolo, Cuccagna sta in mezzo al mare, ad ovest dalla Spagna, ed è un\'isola conviviale, votata all\'arte del banchettare: \"è meglio del paradiso, ove non c\'è altro da mangiare che frutta, e altro da bere che acqua\".

L\'interno della terra. Da Omero a Virgilio a Dante, il centro della terra è il regno dei morti. L\'eccezione è rappresentata da Tobias Swinden che in Inchiesta sulla natura il luogo dell\'inferno (1714) pone l\'inferno al centro del sole.
Tuttavia, la caverna non sempre ospita mostri, ma può presentarsi anche come un rifugio. Inoltre, in molte tradizioni Gesù nasce in una grotta. 
Diverse invenzioni romanzesche si sono occupate del centro della terra come di un luogo abitato da terrificanti creature, altre lo hanno scelto per ambientarci vere e proprietà civiltà, società civili o utopiche come avviene ne Il viaggio sotterraneo di Niels Klim (1741) di Ludvig Holberg o nel Viaggio al centro della terra (1864) di Jules Verne. Ispirato dalle teorie della terra cava, il romanzo pionieristico di Holberg è un crocevia di spirito e sagacia - considera Eco - “meglio di Swift”. 

Storia delle terre e dei luoghi immaginari è un atlante letterario, riccamente corredato di preziose immagini - tra cui mappe, pitture e stampe.
Un libro di miti, illusioni e meraviglie che si legge con la saudade del navigatore e il piacere dei racconti intorno al focolare.

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