Roma Film Fest, i primi film della selezione ufficiale

Cinema / Festival / News - 28 October 2017 11:58

Il Roma Film Fest proietta i primi film della selezione ufficiale

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Il Roma Film Fest si è aperto il 26 ottobre con i primi film proiettati della sezione ufficiale.

Il primo film del Festival è stato “Hostiles” di Scott Cooper. La storia è quella di del capitano dell'esercito (Christian Bale) che nel 1892 accetta di scortare un capo guerriero Cheyenne in fin di vita (Wes Studi) e la sua famiglia fino alle terre in cui nacque. Durante il pericolo viaggio incontrano una giovane vedova (Rosamund Pike), la cui famiglia fu assassinata in quelle pianure.

“Detroit” di Kathryn Bigelow - con John Boyega e Anthony Mackie - racconta la vicenda di uno dei momenti bui durante i disordini civili che sconvolsero Detroit nell'estate del ’67. In quell’anno un attacco della polizia provocò una delle più grandi rivolte della storia degli Stati Uniti, e la Guardia Nazionale del Michigan venne federalizzata, con il coinvolgimento di due divisioni aeree dell'esercito.

"Nobody’s Watching” di Julia Solomonoff vede come protagonista un attore di Buenos Aires in crisi, che si trasferisce a New York per un ruolo. Ma qui per sopravvivere deve svolgere lavori diversi, come barista, babysitter. Quando i vecchi amici vengono a visitarlo, deve camuffare le proprie attività con la realtà dell'attore in difficoltà a New York City.

“Una questione privata” di Paolo e Vittorio Taviani s’incentra su due ragazzi, Milton e Giorgio nell’estate del 43: s’incontrano nella villa estiva di Fulvia, un’adolescente di cui entrambi sono innamorati. Dopo un anno Milton è un partigiano che torna nella villa e scopre che l’amico forse ha avuto una storia con Fulvia. Ossessionato dalla gelosia cerca di scoprire la verità, ma Giorgio è prigioniero dei fascisti.

“Tout nous sépare” di Thierry Klifa con Diane Kruger e Catherine Deneuve è ambientato in una villa di famiglia posta in mezzo al nulla. Si tratta di un progetto speciale di alloggio, dove abitano una madre ed una figlia dal carattere opposto. Le due donne si ritrovano immischiate nella scomparsa di una persona, tra ricatti e prese di posizione.

“Cabros de mierda” ("The Young Shepherd”) di Gonzalo Justiniano è ambientato in Cile, dove Gladys è una una donna che lotta silenziosamente per recuperare la democrazia come molti altri concittadini. Vive nel regime di Pinochet, con la madre e la figlia: un giorno ospitano un giovane del Nord, missionario chiamato Samuel Thompson che predica le parole di Dio e il valore del progresso. Lui ha una videocamera con cui cerca di documentare la situazione del Cile, tra bambini senza i loro genitori e le massicce proteste.

“Stronger” di David Gordon Green vede Jake Gyllenhaal nella vicenda di Jeff Bauman, che perse l’uso della gambe durante l’attentato alla maratona di Boston del 2013. Jeff aiuta la polizia ad identificare uno degli attentatori, ma affronta lunghi mesi di riabilitazione fisica, e grazie al supporto della fidanzata Erin e della famiglia trova la forza per reagire.

Last Flag Flying di Richard Linklater con Steve Carell, Bryan Cranston e Laurence Fishburne vede l’ex medico della marina Larry “Doc” Shepherd incontrare i compagni con cui combatté in Vietnam. Deve dare degna sepoltura al figlio, un marine rimasto ucciso nella guerra in Iraq.

“Abracadabra" di Pablo Berger racconta la vicenda di Carmen, casalinga che vive alla periferia di Madrid. Il marito Carlos è insensibile e aggressivo, ma ad un ricevimento di matrimonio accetta di sottoporsi ad un numero di ipnotismo amatoriale. Gli eventi virano così verso un trama grottesca.

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