Robin Hood: Origins, anche Jamie Dornan nel nuovo adattamento dell'eroe popolare per eccellenza

Cinema / Fantasy / News - 01 March 2017 15:00

A sette anni di distanza dal Robin Hood di Ridley Scott, tocca a Taron Egerton vestire i panni di uno degli avventurieri più famosi e ricorrenti nella storia del cinema. Dornan interpreter&agra

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Le riprese di “Robin Hood: Origins” sono cominciate a Dubrovnik, in Croazia, lo scorso gennaio. In questi giorni sono arrivati anche i primi scatti “rubati” dal set, che ci mostrano Taron Egerton (giovane attore britannico lanciato da “Kingsman – Secret Service”) nei panni del protagonista, e Jamie Foxx in quelli di Little John, l’immancabile braccio destro di Robin. Jamie Dornan, star di “Cinquanta sfumature di grigio” e relativo sequel, “Cinquanta sfumature di nero”, interpreterà Will Scarlett, membro della banda di Robin famoso per essere una testa calda e anche un eccellente spadaccino. In questa nuova versione della Lionsgate, Scarlet è sposato con Lady Marian (Eve Hewson), quindi vedremo come reagirà alla rivelazione che la sua sposa ama in realtà proprio il suo “leader”.

Di recente è stato annunciato che Ben Mendelsohn sarà il nuovo sceriffo di Nottingham, mentre Tim Minchin interpreterà l’iconico Fra Tuck. Anche Paul Anderson è entrato a far parte del cast, ma non sappiamo ancora per quale ruolo. A dirigere c’è Otto Bathurst (regista, tra le altre cose, della prima stagione di “Peaky Blinders” e di un episodio di “Black Mirror”); la sceneggiatura è di Joby Harold, già autore di “King Arthur: Il potere della spada”, il primo capitolo di una potenziale saga di sette film in cui Artù è interpretato da Charlie Hunnam. A produrre c’è Leonardo DiCaprio, insieme a Jennifer Davisson della Appian Way e Joby Harold, Tory Tunnell e Basil Iwanyk della Safe House. La Lionsgate ha confermato che “Robin Hood: Origins” uscirà il 23 marzo 2018.

Insieme a Sherlock Holmes e a Dracula, Robin Hood è una delle icone popolari più longeve della storia del cinema. È un eroe che affonda le sue radici nel foklore britannico, e di cui non è facile rintracciare le origini. È un personaggio a metà strada tra l’eroico e il leggendario, probabilmente nato dalla fusione tra un bandito o un nobile realmente esistito, e un dio della foresta retaggio delle tradizioni pagane. Nei secoli Robin Hood è diventato un eroe abilissimo nell’uso dell’arco che “ruba ai ricchi per dare i poveri”, ovvero che infrange la legge in nome di una giustizia superiore offuscata dalla corruzione e dall’ingordigia di un regime tirannico, in cui ogni giorno si teme e si attende il ritorno del legittimo sovrano.

Robin Hood viene rappresentato sul grande schermo sin da quando esiste il cinema. Il primo adattamento è un film muto del 1908, a cui ne sono seguiti molti altri; tuttavia bisogna aspettare il 1938, anno in cui esce “La leggenda di Robin Hood” con Errol Flynn, per avere il primo vero capolavoro dedicato all’eroe fuorilegge.

In ogni decade sono usciti almeno una decina di film dedicati all’avventuriero armato d’arco e assetato di giustizia. Vale la pena ricordare il “Robin Hood” della Walt Disney, uno dei lungometraggi più famosi realizzati dalla casa d’animazione; “Robin Hood – Principe dei ladri”, un grande successo degli anni ‘90 con un cast stellare che includeva Kevin Costner, Alan Rickman e Morgan Freeman; “Robin Hood – Un uomo in calzamaglia”, la parodia di Mel Brooks che prende in giro, più che la figura dell’eroe, soprattutto il kolossal con Costner; e il “Robin Hood” di Ridley Scott, con Russell Crowe nei panni del protagonista.

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