Recensione The Wicked + The Divine il fumetto pubblicato dalla Bao Publishing

Comics / Super Heroes / News - 13 May 2017 11:00

The Wicked + The Divine vol.1 è una pubblicazione della Image Comics che è stata portata in Italia grazie alla casa editrice Bao Publishing. In questo fumetto troviamo dodici dei che ogn

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The Wicked + The Divine è il primo albo della nuova serie pubblicata dalla Image Comics e portata in Italia grazie alla Bao Publishing. Lo scrittore di questo fumetto è Kieron Gillen, uno sceneggiatore inglese che oltre a collaborare con la Image Comics ha lavorato per diverse testate della Marvel Comics. Il disegnatore di questa serie è uno dei più stretti collaboratori di Gillen, Jamie Mckelvie, hanno lavorato insieme sia per l’albo “Phonogram” che per alcuni albi della Casa delle Idee. L’uscita di “The Wicked + The Divine” ha avuto un grande successo, ha vinto il prestigioso premio British Comic Award per la categoria “Best Comic”.

La trama di “The Wicked + The Divine” narra la storia degli dei del Pantheon. Ogni novant’anni dodici dei scendono sulla terra e si incarnano in forma umana, ma la loro permanenza sulla terra ha una soglia molto breve, possono rimanere un massimo di due anni. Durante questi due anni sono venerati e idolatrati come rock star, oppure odiati profondamente. In questo albo c’è Laura una giovane adolescente che pur di vedere queste divinità farà di tutto, anche mettersi nei guai. Viene affascinata dalla figura di Lucifero. E quando Luci viene accusata di omicidio sarà proprio Laura a fare di tutto per scagionarla.

Il fumetto propone una storia con diverse sfaccettature, il tema principale è quello degli dei che vengono sulla terra e per due anni si comportano come delle star, non fanno miracoli ma la loro fama è data solo dal fatto di essere superiori. Nel racconto vediamo la giovane Laura, una ragazza senza amici, che cerca in tutti i modi di avvicinarsi a questi dei, li vede con occhi sognanti ma quando viene coinvolta nell’omicidio di un essere umano per colpa di Lucifero, allora scopre che queste divinità sono molto più meschine di quanto pensasse.

Il collegamento molto forte tra le diverse divinità e diversi stili di musica è molto evidente. Ognuno di loro rappresenta un genere diverso come se la musica potesse rappresentare il loro carattere e il loro modo di fare. Le personalità di ogni dio sono molti forti, sanno di avere delle grandi capacità e non hanno paura di usarle, ma come ogni cosa anche l’utilizzo dei loro poteri ha delle regole: non possono usarli contro gli esseri umani. Quando Luci decide di infrangere queste regole la comunità degli dei decide di abbandonarla al suo destino ed è qui che Laura prende in mano la situazione.

Anche se il racconto risulta molto dinamico e pieno di colpi di scena, la storia di base che dovrebbe mantenere insieme l’intero albo risulta un po’ debole. La protagonista Laura è uno dei personaggi migliori, la sua storia è quella spiegata meglio, e attraverso la sua storia personale riusciamo a capire perché vuole avvicinarsi a queste divinità e perché cercherà in tutti i modi di farne parte. La sua solitudine vuole essere colmata con qualcosa di unico ed irripetibile. I dialoghi per quanto dinamici, sono troppo infarciti di parolacce, una esagerazione poco convincente anche se si sta parlando di Lucifero.

I disegni realizzati da Jamie McKelvie e colorati da Matthew Wilson sono davvero molto belli, pieni di sfumature e di forza: ogni tavola è un’esplosione di colore. Credo che i disegni di questo albo siano uno dei punti forti del fumetto, belli, forti e decisi.

© Riproduzione riservata



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