Recensione Spread di Image Comics, una galleria di mostri inediti sorretti da macabro umorismo

Comics / News - 11 November 2016 10:00

"Spread #17", Image Comics: la recensione del fumetto, una sfida che mette a dura prova la fervida immaginazione dei suoi creatori.

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Spread #17” conclude l'arco narrativo “Sanctuary”, inaugurato nel numero #14, terminando con un ecclatante ritorno. Le aspettative dei lettori per il nuovo numero, in uscita nel gennaio del 2017, sono alle stelle.
Lo stessi autore promette un continuazione della storia ricca di svolte, in un mondo fantastico che riserverà la sorpresa di nuove dimensioni ancora inesplorate.

La trama del fumetto, targato Image Comics, è ambientato in uno scenario post-apocalittico
dominato da Spread, una piaga che sta infestando tutto il mondo. Non c'è arma, né antidoto in grado di fermarlo, è capace di assimilare e mutare tutto ciò con cui viene a contatto.
È una sorta di identità, in cui l'organismo più piccolo mira all'agglomerazione con altri per fondersi e diventare sempre più grande: ogni variazione ha un ruolo specifico nell'ecosistema di questa infezione caratterizzata dall'interconnessione di una parte con il tutto.
Nel corso del fumetto, i lettori sono invitati a scoprire l'origine e le ragioni di Spread.

L'umanità ha smesso da tempo di combattere questo mostro che predilige tentacoli e denti assassini. Mentre Spread trasforma il mondo a sua immagine e somiglianza, gli uomini cercano di sopravvivere “evolvendo” in bande di raiders, razziatori di professione, cannibali e schiavi.

Tra i protagonisti del comic, abbiamo No: presentato nel primo arco della serie, è un personaggio immune all'epidemia che deve il suo nome alla parola più ricorrente del suo vocabolario. È costretto a prendersi cura di Hope, voce narrante della storia, una bambina destinata a salvare l'umanità dalla minaccia di Spread...
Accanto a No e Hope, ci sono Molly, una diciottenne determinata a riprendere il controllo della propria vita dopo un passato oscuro, e Fat Jack, uomo tanto pericoloso quanto dotato di molteplici risorse, che ha deciso di rimanere obeso durante l'apocalisse.

La tematica lovecraftiana è resa grazie a un mix di fantascienza, action e horror. Tuttavia, l'originalità di “Spread” risiede nell'immaginario di creature mostruose sfornate: una galleria impressionante che dimostra il fervido talento del team creativo.

La sfida, secondo lo sceneggiatore Justin Jordan, è stata quella di inventare un mondo alternativo, tramutato da Spread: le abitudini alimentari, i trasporti, le modalità di comunicazione, come la gente possa ricominciare daccapo sotto una tale minaccia.

Le atmosfere sono brutali, tragiche e oppressive: “Spread #17”, come i numeri precedenti, ha un leitmotiv preponderante nel colore rosso che ricorre in quasi ogni singola tavola, con rare eccezioni. Altra forza del fumetto è l'umorismo macabro che, come il citato rosso, lega i dialoghi all'action.

In "Spread #17" i disegni sono affidati a John Bivens (nel prossimo numero torna Kyle Straham, co-creatore della serie), mentre i colori a Felipe Sobriero.

© Riproduzione riservata




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