Pericle il nero, 'immaginate come se foste due leoni': intervista all'attore del film Eduardo Scarpetta

Cinema / News - 18 May 2016 11:41

Mauxa ha intervistato uno degli attori del film "Pericle il nero", Eduardo Scarpetta. Il protagonista del film è Riccardo Scamarcio.

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Pericle il nero, film che sarà presentato al Festival di Cannes è uscito nelle sale italiane il 12 maggio 2016. Diretto da Stefano Mordini, è tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Ferrandino del 1993.

Mauxa ha intervistato uno degli attori, Eduardo Scarpetta che interpreta il ruolo di Ciro: “Sono l’autista di Pericle mandato da Don Luigino. Pericle è in Francia a Calais, e Luigino manda Ciro per accompagnarlo. Poi lui mi stordisce e ruba la mia auto, perché pensa che io possa ucciderlo. Mi stordisce con il solito sacchetto di sabbia per stendere le sue vittime e scappa”.

Il film racconta di Pericle Scalzone (Riccardo Scamarcio) che punisce coloro che non pagano il pizzo al boss Don Luigi, emigrato in Belgio: ma durante una spedizione punitiva commette un errore e la sua condanna a morte è segnata.

Chiediamo ad Eduardo se secondo lui il film racconti anche l’impossibilità di risolvere i propri errori passati, dal momento che Pericle non riesce a chiudere i propri nodi: “In realtà non letto la sceneggiatura. Il regista mi disse di non leggerla, come se non dovessi fare il film, per non essere condizionato. L’importante era non pensare che io fossi Ciro. Poi a Liegi mi disse che sarei entrato facilmente con il personaggio”.

Eduardo raconta il rapporto lavorati con Riccardo Scamarcio: “Abbiamo girato le scene in macchina, il cinema vuole che che ci fossero anche il regista del film. Mi disse: ‘immaginate come se foste due leoni, e da un momento all’altro uno dei due può attaccare”.

Eduardo si è formato al Centro Sperimentale di Cinematografia.

D. Pensi che in Italia sia il luogo migliore per formarsi, rispetto a molte scuole esose?

R. “Dipende da cosa vai a cercare in una scuola”.


Il padre di Eduardo era il grande attore Mario Scarpetta, pronipote del drammaturgo e attore Eduardo Scarpetta. Mario Scarpetta portò in scena testi dello stesso Eduardo Scarpetta, di Eduardo De Filippo lavorò anche al cinema con “Amici miei” di Mario Monicelli, “Sotto...sotto..strapazzato da anomala passione” di Lina Wertmüller (1984), “Ferie d’agosto” (1995) di Paolo Virzì.

La formazione di Eduardo Scarpetta è quindi avvenuta in primis sul palcoscenico. “Mia mamma - Maria Basile, n.d.r. - è attrice da più da 45 anni. Mio padre era attore. Seguivo mamma e papà nelle tournée: io al teatro nel 2002 lavorai a ‘Feliciello e Feliciella’, sul palco avevo lo sgabello. Così è nata la mia passione, grazie alla famiglia. Per forza di cose”.

Eduardo ricorda sopratutto “Feliciello e Feliciella”: “Era divertente, perché mio padre era vestito anche da mia mamma. Avevo nove anni, ero battezzato da mio padre che faceva anche mia madre”.

Il prossimo progetto di Eduardo è sempre il teatro: “Oggi, 18 maggio comincio le prove di ‘Filomena Maturano, debutteremo al Festival dei 2 Mondi a Spoleto. Poi al Teatro Diana di Napoli. Nello spettacolo sono Michele, uno dei figli . La regia è di Liliana Cavani, con Domenico Soriano, Mariangela d’Abbraccio è Filomena Maturano. E’ l’ultimo desiderio di Luca de Filippo”.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon