Papa Francesco, sulle immigrazioni ribadisce che non si può vivere in continua emergenza

Daily / News - 16 May 2014 10:05

Papa Francesco durante un incontro con gli ambasciatori ha ribadito il suo pensiero sul concetto di pace e sulle migrazioni forzate. Per lui la corsa agli armamenti è uno dei problemi che gli s

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Papa Francesco durante l'incontro tenutosi in Vaticano il 15 maggio 2014 con gli ambasciatori di Svizzera, Liberia, Etiopia, Sudan, Giamaica, Sud Africa e India in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali ha parlato del problema degli armamenti.

La pace. Questa parola riassume tutti i beni a cui aspirano ogni persona e tutte le società umane - ha detto papa Francesco - Guardando alle sfide che in questo nostro tempo è urgente affrontare per costruire un mondo più pacifico vorrei sottolinearne due: il commercio delle armi e le migrazioni forzate”.

Gli armamenti. Sulla corsa alle armi Papa Francesco ribadisce che nonostante gli sforzi per diminuirla, in realtà si giunge al suo contrario. “Il commercio delle armi ha l’effetto di complicare e allontanare la soluzione dei conflitti”, e l'obiettivo da porsi è “unire le nostre voci nell’auspicare che la comunità internazionale dia luogo ad una nuova stagione di impegno concertato e coraggioso contro la crescita degli armamenti e per la loro riduzione”.

Immigrazione. Per il problema dell'immigrazione Papa Francesco ha detto che è una piaga che “in certi momenti il carattere di vera e propria tragedia umana”. Il Pontefice ha detto che non si può vivere sempre in uno stato emergenza, e “ormai il fenomeno si è manifestato in tutta la sua ampiezza e nel suo carattere epocale”. La maggior parte delle storie che scorgono in questi momenti “ci fanno piangere e vergognare: esseri umani, nostri fratelli e sorelle, figli di Dio che, spinti anch’essi dalla volontà di vivere e lavorare in pace (...) subiscono ricatti, torture, soprusi di ogni genere, per finire a volte a morire nel deserto o in fondo al mare”.

Migrazione forzata. Il fenomeno della migrazione forzata è collegato ai conflitti e alle guerre, secondo Papa Francesco e dunque anche al problema della proliferazione delle armi. “Sarebbe un’assurda contraddizione parlare di pace, negoziare la pace e, al tempo stesso, promuovere o permettere il commercio di armi. Potremmo anche pensare che sarebbe un atteggiamento in un certo senso cinico proclamare i diritti umani e, contemporaneamente, ignorare o non farsi carico di uomini e donne che, costretti a lasciare la loro terra, muoiono nel tentativo o non sono accolti dalla solidarietà internazionale”.

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