Mostre a Milano: Rubens e la luce che s'irradia ne 'Adorazioni dei pastori'

Daily / News - 03 December 2015 11:30

Rubens con il dipinto "Adorazioni dei pastori" è in mostra a Milano: fu dipinto a Fermo nel 1608 ed anticipa la mostra sul pittore fiammingo a settembre 2016.

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Rubens con il dipinto “Adorazioni dei pastori” è in mostra a Milano da oggi fino al 10 gennaio 2016.

Palazzo Marino è la location dell’esposizione: Pietro Paolo Rubens dipinse l’opera nel 1608. La pala d’altare raffigura l’Adorazione dei pastori, con la Madonna che solleva un velo accanto a Gesù Bambino posto nella culla. Dietro a lei ci sono dei pastori in adorazione, mentre a sinistra emerge San Giuseppe che guarda verso un uomo il quale poggia la testa sulla fronte. La luce è notturna ma densa di bagliori, e si irradia propio dal Bambino raggiungendo il gruppo di pastori e l’anziana donna al centro. Il più giovane degli stanti, con la veste rossa indica il Bambino agli altri, con una posa in ginocchio che echeggia l’influsso delle sculture classiche cui Rubens si ispira. In alto emerge la Gloria di angeli che amplifica la composizione.

Fermo. L’opera “L’adorazione dei pastori” fu commissionato a Rubens da padre Flaminio Ricci e dipinto in circa tre mesi. È un olio su tela conservata nella Pinacoteca civica di Fermo, ed è stata riconosciuta come autografo agli inizi del Novecento dallo storico Roberto Longhi che la scoprì nella Chiesa di San Filippo Neri. Lo stesso Longhi affermò che l’opera anticipa la nascita del Barocco.

L’esposizione è gratuita, Patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo e organizzata in collaborazione con Civita. Si tratta di un’anticipazione del progetto che vedrà Rubens protagonista della grande mostra a Palazzo Reale nell’autunno del 2016, dal titolo “Rubens e la nascita del Barocco”.

Rubens, nato a Siegen - nell’attuale Renania - soggiornò in Italia dal 1600 al 1608, lasciando un segno nella sua pittura, divenendo maestro per gli artisti più giovani. Il 28 ottobre 1608 l’artista riparte per Anversa e non tornò più in Italia, fare mai più ritorno nel nostro paese.

In Italia soggiornò otto anni, spostandosi da Venezia a Mantova, dove divenne pittore di corte dei Gonzaga. Nel 1601 a Roma studiò i modelli di Michelangelo e Raffaello, dipingendo per la cappella di Sant’Elena nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme il “Trionfo di sant’Elena”, “l’Incoronazione di spine” e ”l’Innalzamento della croce”. A Genova dipinse il ”Ritratto di Brigida Spinola Doria”, conservato alla National Gallery of Art di Washington. Per l'abside di Santa Maria in Vallicella dipinse “la Madonna della Vallicella”.

© Riproduzione riservata


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