Megaupload, le fantastiche 6 vs Kim Dotcom per un presunto business di pirateria online

Daily / News - 09 April 2014 07:27

Le più importanti case cinematografiche di Hollywood intentano causa contro il creatore di Megaupload, Kim Dotcom. Vogliono un risarcimento, perché reputano che, a loro danno, sia stata

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Megaupload. Lo scorso lunedì le major del mondo cinematografico di Hollywood hanno intentato una causa ai danni di Kim Dotcom e del suo sito Megaupload, colpevole, secondo la Disney, la Twentieth Century Fox, l'Universal Studios,  la Warner Bros, la  Columbia e la  Paramount Pictures, di violazione di copyright.

Kim Dotcom. L'imprenditore tedesco Kim Dotcom, all'anagrafe Kim Schmitz, non è nuovo a guai giudiziari. Nel 1998 ha subito una condanna per ricettazione e frode informatica e nel gennaio 2012 è finito in manette con altre sei persone. Realizzando Megaupload, ormai chiuso, ha ideato la maggiore piattaforma di file-sharing del globo.

Pirateria on line. Mr. Dotcom è un personaggio per così dire “abituato” ad essere tacciato di pirateria on line. Sostiene che “le più grandi innovazioni sono costruite sui respingimenti” e, di fronte all'accusa mossagli in merito al fatto che Megaupload fosse un centro per la distribuzione illegale di massa e non un non mero servizio di cloud storage, risponde twittando che si tratta di sciocchezze destinate ad essere sconfessate!

Presunto business. In sostanza il legale incaricato dalle major di rappresentarle incolpa  Megaupload di aver reso disponibili all'utenza contenuto illecito, ad esempio lungometraggi, spettacoli e serie tv in almeno venti diverse lingue. Dotcom avrebbe profittato della situazione lucrando, nonché incoraggiando quanti erano iscritti al sito ad inserire materiale non consentito.

Chiesto risarcimento. Megaupload avrebbe rastrellato in maniera indebita una cifra di centosettantacinquemila dollari, cagionando all'industria del cinema ed ai depositari di copyright perdite stimate più di metà miliardo. La Disney e le altre case intendono essere risarcite. Come finirà la faccenda?

© Riproduzione riservata




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