Mad Max recensione per PS4 e Xbox One: l'open world post-apocalittico

Games / News - 03 September 2015 14:00

Mad Max è un gioco d'azione in terza persona open-world, brutale e violento in ogni suo scontro. La collaborazione tra Warner Bros e Avalanche Studios porta su console l'affascinante e pericolo

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Mad Max games, una delle sorprese cinematografiche di quest’anno è stato senza dubbio Mad Max: Fury Road, una rivisitazione ancor più cruda e fantasiosa delle avventure ambientate in un mondo post-apocalittico. Il ritmo e l’azione senza sosta hanno portato la produzione all’apice nel suo genere, e lo stesso intento si pone Avalanche Studios, sfruttando la licenza e ambientazione della serie. La collaborazione tra la software house, responsabile del prossimo Just Cause 3, e Warner Bros. Interactive Entertainment, porta su PS4 e Xbox One uno dei giochi più promettenti dell’anno, forte di una struttura open-world dove affrontare liberamente le missioni, a bordo di veicoli o a piedi.

Trama, Mad Max si discosta dalla linea temporale della produzione hollywoodiana, pur mantenendo lo stesso personaggio, nel nome, ma non nelle fattezze estetiche. Il protagonista, Max, si ritrova così gettato nel crudo e duro mondo ormai in rovina, dove fazioni avversarie e senza alcuna morale si contendono risorse e territorio, in un brutale scontro per la sopravvivenza. La storia origina dal furto della famosa Interceptor, motivo che conduce Max ad allearsi con un curioso meccanico di nome Chumbucket. Il fine e desiderio è quello di realizzare il veicolo di combattimento definitivo, quello che Chumbucket chiama Magnum Opus.

Gameplay, la struttura a mondo aperto di Mad Max ricorda quella di una recente produzione sempre targata Warner Bros, con il successo di critica e pubblico de L’ombra di Mordor. Il giocatore si ritrova così gettato nel Wasteland, enorme distesa sabbiosa dove sorgono accampamenti nemici e i resti di quella che era una volta la società. Lungo l’arco narrativo Max si ritroverà ad affrontare brutali scontri corpo a corpo, con o senza l’aiuto di armi da fuoco, spesso demandate a finire l’avversario. Se il combattimento a terra è un’alternarsi di attacchi e schivate, quello a bordo dei veicoli rappresenta sicuramente la parte più divertente e riuscita dell’azione. L’intento di sconfiggere le auto avversarie corre lungo la possibilità di far esplodere il carburante, mirare alle gomme, attaccare direttamente il nemico, durante inseguimenti e scorribande dal forte impatto cinematografico.

Grafica, Mad Max costruisce un credibile e desolato mondo post-apocalittico, fumoso e ostile, e vi riesce sia nelle lunghe distese disabitate che negli accampamenti sparsi nell’universo di gioco. Il risultato finale è un mondo totalmente aperto ed esplorabile, una riproduzione fedele dell’enorme Wasteland visto anche al cinema. Gli scontri in macchina restituiscono un hollywoodiano senso di velocità e spettacolarità, mentre le tempeste di sabbia stupiscono per effettistica e resa visiva. La stessa cura è riposta negli effetti particellari, in particolar modo per fumo e polvere, due aspetti che saltano immediatamente all’occhio nella sabbiosa mappa di gioco. Un’altra caratteristica del titolo risiede nella modifica e personalizzazione estetica del veicolo, varia e splendidamente caratterizzata in ogni suo aspetto.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon