Looking, Jonathan Groff: l'attore statunitense interpreta Patrick Murray

Tv / Comedy / News - 31 July 2015 12:00

Looking: Jonathan Groff il protagonista della serie tv che tratta temi gay

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Looking: Tre amici gay sono i protagonisti della serie tv targata HBO Looking che racconta i problemi esistenziali e relazionali dei tre ragazzi. Gli amori corrisposti e no, le passioni, i problemi e le gioie. Incentrata sulle vicende del gruppo che vive a San Francisco in onda dallo scorso gennaio 2014. La serie è firmata da Michael Lannan, prodotta da Andrew Haigh e Sarah Condon, interpretata da Jonathan Groff, Frankie J. Alvarez e Murray Bartlett, alias Patrick, Agustín e Dom.

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Looking trama: Patrick Murray- interpretato da Jonathan Groff è il protagonista della serie. E’ un uomo combattuto tra due amori; quello più passionale che prova nei confronti per Richie, affascinante ma senza un soldo, e quello provato per il suo capo Kevin. C’è poi Frank in crisi per l’arrivo dei quarant’anni e Augustìn che combatte con il dubbio se continuare ad avere una relazione più easy con il suo compagno o chiudere definitivamente. La serie non ruota intorno al concetto di omossessualità, a problemi di coming out o a conflitti interiori sull’orientamento sessuale dei tre, ma affronta le vicissitudini dei ragazzi in relazione alla vita di tutti i giorni, all’amicizia, alle relazioni in generale, comprese quelle relative al sesso. E qui sta la forza del serial televisivo. Portare sullo schermo il sesso ma anche le dimostrazioni d’affetto, la gestualità, le relazioni tra gay in modo naturale, senza pregiudizi, sovrastrutture o altro.

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Looking Jonathan Groff: a differenza del protagonista della serie che non dichiara la sua omossessualità dandola per scontata, Jonathan Groff ha invece, fatto coming out a 24 anni all’inizio della sua carriera come attore. Racconta che la decisione di interpretare la parte di un omossessuale essendolo nella realtà non è stata poi così scontata per la paura di rimanere poi imprigionato un un determinato ruolo. Quello che gli ha fatto cambiare idea, però, è stata la bravura del regista Andrew Haigh che ha fatto si che tra Jonathan e Patrik ci fosse una continuazione dell’uno nell’altro. Infatti, Groff tiene molto al suo personaggio, cresciuto stagione dopo stagione, tanto da diventare un personaggio più strutturato, più profondo e più complesso, di quanto appariva all’inizio della serie.

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Groff, se pur giovane, classe ’85, ha alle spalle una grande esperienza. Ha interpretato il ruolo di Jesse St. James nella serie Tv Glee e quello di protagonista in Motel Woodstock. Nel 2010 ha partecipato a Twelve thirty di Jeff Lipsky e The conspirator di Robert Redford, per poi aggiudicarsi il ruolo di protagonista nella serie Tv Boss e nel 2013 il ruolo principale in “C.O.G. di Kyle Patrick Alvarez, il primo film tratto da un racconto di David Sedaris, fino a vestire i panni di u soldato ferito in American sniper. Oltre ai ruoli nel cinema ha interpretato diverse parti in teatro, dalla parte di Claude nel musical Hair, fino alla sua partecipazione a Prayer for my enemy, per la quale si è aggiudicato Obie Award. Sembrerebbe, quindi che Jonathan Groff sia nel pieno della sua ascesa al successo. Indubbiamente conoscere la comunità gay di San Francisco lo aiutato nel calarsi nella parte, come il comprendere i sentimenti e le emozioni del protagonista. Riconoscersi in alcune difficoltà sviluppa empatia. Cose che forse dovremmo fare tutti, indipendentemente dagli orientamenti sessuali.

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