Lone Survivor e Mark Wahlberg, il nuovo film di guerra lascia il sangue di 19 soldati

Cinema / News - 30 October 2013 10:25

"Lone Survivor: The Eyewitness Account of Operation Redwing and the Lost Heroes of Seal Team 10" è il libro del soldato sopravvissuto ad un attacco afghano del 2005. Dal libro è

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Lone Survivor è il film di Peter Berg (“Battleship”, 2012) con Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Eric Bana in uscita il 10 gennaio 2014 negli Stati Uniti. 

Siamo nel distretto di Pech nella provincia di Kunar, in Afghanistan, sulle pendici di una montagna di nome Sawtalo Sar. Asadabad dista venti chilometri, e il periodo è fine giugno del 2005. L'obiettivo dell’esercito americano è rompere la Milizia della regione, al fine di facilitare gli sforzi di stabilizzazione della regione in vista delle elezioni parlamentari nazionali afgane del 18 settembre 2005.

Nella tarda notte del 27 giugno 2005, due MH-47 si avvicinano a Sawtalo Sar, uno degli aerei effettua delle ricognizioni. Un altro elicottero sorveglia la zona tra Sawtalo Sar e Gatigal Sar, un picco a sud. Tra i membri del team ci sono il tenente Michael P. Murphy dei SEAL (Forze speciali), il sottufficiale di seconda classe Danny P. Dietz,  Matthew G. Axelson e Marcus Luttrell. Dopo essersi posizionati in aree denominate di interesse il team è scoperto da pastori locali: si accerta che si tratta di civili e non di combattenti, così il tenente Murphy li libera come stabilito da protocollo. Nel giro di un'ora la ricognizione SEAL procede speditamente. I Seal sono attaccati, si cominciano a lanciare granate e mortai 82 millimetri, mentre l'intensità del fuoco in arrivo aumenta. I Seal sono costretti a spostarsi nella gola nord-est di Sawtalo Sar. È  difficile anche stabilire una comunicazione che possa indicare di essere sotto attacco. Tre dei quattro membri del team sono stati uccisi, e l'unico superstite, Marcus Luttrell, è lasciato privo di sensi, con una serie di fratture e altre ferite gravi. Ha ripreso conoscenza ed soccorso dai pashtun locali, che gli ha salvato la vita. Nella sua condizione, senza assistenza sarebbe stato ucciso o catturato dai talebani. 

Intanto l’Operazione prosegue per recuperare i soldati. Poiché la  posizione dei Seal è sconosciuta, si parte con due MH-47, due UH-60 Black Hawk dell'esercito, due elicotteri AH-64 d'attacco Apache: durante un avvicinamento, uno degli uomini di Ahmad Shah - combattente talebano - spara delle granate contro l’elicottero, colpendo la trasmissione del velivolo e facendolo precipitare. Tutti gli otto uomini dell'equipaggio muoiono. Assieme ad altri otto soldati. Nubi di tempesta si addensano in tutta la regione. Dopo alcuni giorni i 16 corpi sono recuperati. Marcus Luttrell è ritorvato presso la casa di un abitante del villaggio afgano locale di Ban Salar. Gli uomini di Ahmad Shah  lasciano la regione, e l’operazione Usa ha raggiunto l'obiettivo di interrompere l'attività della milizia anti-coalizione, ma con gravi perdite. In tutto morirono 19 soldati. 
Ahmad Shah e i suoi uomini fuggirono in Pakistan, dove montarono un video che mostrava la loro vittoria nell'imboscata. È stato ucciso durante una sparatoria con la polizia pakistana nel 2008.

Il libro che sopravvissuto Luttrel ha scritto nel 2007 è “Lone Survivor: The Eyewitness Account of Operation Redwing and the Lost Heroes of Seal Team 10”. Il libro ha ricevuto recensioni contrastanti, dal Washington Post che lo ha descritto come “storia vera che mette in mostra sia l'eroismo americano e l’umanità afghana”, al New York Times che lo definisce “drogato di millanteria imperturbabile e patriottismo”.

Dalla guerra afghana ad oggi il tema della pericolosità è stata amplificato dagli Stati Uniti. Dal polemico “The Hurt Locker” di Kathryn Bigelow alla controversa serie “Homeland” che vede un Marines tornare negli Stati Uniti convertito all’Islam. Una realismo ancora aperto che lascia sulla sabbia del monte Sawtalo Sar il sangue di diciannove soldati. 

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