Libro Cime Tempestose di Emily Bronte: biografia, trama e recensione

Comics / Super Heroes / News - 05 March 2014 14:30

Classici, "Cime Tempestose" di Emily Brontë - Emily Brontë è la quinta di sei figli di Patrick e Mary Branwell. Dopo la nascita di Anne, il padre irlandese è curato

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Cime Tempestose di Emily Brontë - È la domestica Tabitha a nutrire l'immaginazione dei fratelli con i racconti della brughiera. Charlotte, Emily, Anne e Patrick passano il tempo a sfidarsi nell'inventare storie nuove culminanti nel ciclo di Gondal: isola a nord del Pacifico, teatro di vicende improntate sulla lotta alla sopravvivenza. Charlotte s'impegnerà a contattare vari editori: nel 1846 esce “Poesie” a firma delle tre sorelle rigorosamente sotto pseudonimi maschili. L'anno successivo Charlotte dà alle stampe Jane Eyre che riscuote successo. Nel frattempo, riesce a fare pubblicare i romanzi "Agnes Grey" e "Cime Tempestose", rispettivamente di Anne ed Emily. Queste opere non ottengono il favore del pubblico. "Cime Tempestose", anzi, viene liquidato come perverso e cupo.
Intanto Patrick - licenziato dalla Compagnia ferroviaria per negligenza, successivamente cacciato anche dall'impiego di istruttore per la sua relazione con la moglie del reverendo - è da poco ritornato a casa: indebolito dai vizi, muore di lì a poco gettando nella disperazione Emily: malata di tisi, smetterà di curarsi per raggiungerà qualche mese più tardi l'adorato fratello.

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Biografia - Il rapporto tra i fratelli Patrick ed Emily Brontë è stato oggetto di speculazioni. Tuttavia dell'autrice poco o nulla si sa. Charlotte provvede a distruggere le carte private. Rimane il fascino di una forte personalità mistica. Nella prefazione del 1950 del libro, Charlotte racconta Emily così: “Mia sorella non ebbe per natura un'indole socievole. Le circostanze favorirono e alimentarono un'inclinazione alla solitudine: tranne che per andare in chiesa o per fare una passeggiata sulle colline, ella raramente varcava la soglia di casa. Sebbene non nutrisse ostilità per la gente tra cui viveva, non cercò mai di stabilire rapporti con essa né, salvo pochissime eccezioni, ne ebbe mai. Eppure conosceva la gente: ne conosceva i costumi, il linguaggio, le storie di famiglia, ascoltava con interesse quello che si raccontava di questo e di quello, ne parlava con ricchezza di particolari, minuziosamente, con esattezza e accuratezza, ma raramente scambiava qualche parola con le persone”.
La brughiera di Haworth è attraversata dai venti gelidi da settembre ad aprile: in questo paesaggio si tempera l'indole di Emily, “più fosca che solare, più vigorosa che gioiosa” - riferisce Charlotte: “L'opera è rustica da cima a fondo. È moorish, è selvatica, e nodosa come una radice d'erica”.

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Trama - L'orfano Heathcliff, raccolto per le strade di Liverpool, è accolto di malavoglia nella famiglia Earnshaw per la risolutezza del patriarca. Mr Earnshaw finisce per preferirlo al figlio Hindley. Alla sua dipartita, Hindley lo riduce a servo. La sorella di Hindley, Catherine, invece è legata dall'infanzia da un profondo legame - ricambiato - con Heathcliff. Tuttavia preferisce sposare Edgar Linton per garantirsi una posizione sociale. Heathcliff abbandona Wuthering Heights. Quando torna, ha racimolato una fortuna ed è pronto a mettere in atto la meditata vendetta travolgendo il destino di tutti i protagonisti.

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Recensione - Il romanzo è bocciato dalla critica per la verticalità temporale a più riprese della narrazione, la mancanza di un narratore onnisciente e, soprattutto, per la caratterizzazione di un villain senza scrupolo di redenzione. Non c'è un antieroe paragonabile a Heathcliff nella letteratura vittoriana. Per comprendere la natura della sua crudeltà possiamo affidarci alle parole dell'unica creatura capace di leggere il suo cuore, Catherine. Quando confida alla domestica Nelly i motivi della scelta di sposare Linton attraverso un sogno, le rivela: “Non è cosa per me sposare Edgar Linton come non lo sarebbe il paradiso: e, se quell'infame (Hindley, ndr), che ora è rinchiuso là dentro, non avesse ridotto Heathcliff tanto in basso, non avrei mai pensato di farlo. Ora, se sposassi Heathcliff, ne sarei degradata; così lui non saprà mai quanto io lo ami: e questo non perché è bello, Nelly, ma perché lui è più di me stessa. Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime la sua e la mia anima sono simili; e l'anima di Linton è differente come un raggio di luna dal lampo, o il gelo dal fuoco”. E, più illuminante è il ritratto che Catherine fa alla cognata Isabella, sorella di Edgar, innamorata di Heathcliff. La mette in guardia con sofferente lucidità descrivendolo come: “Un essere cattivo, senza distinzione, senza educazione: una campagna arida, selvatica, tutta sassi e spine. Sarebbe lo stesso che mettere quel canarino nel parco in una giornata d'inverno, se ti consigliassi il tuo cuore a lui. Solo una deplorevole ignoranza del suo carattere, bambina, può suscitarti un tal sogno nella testa, null'altro che questo. Non immaginarti, ti prego, che sotto quell'aspetto severo, lui nasconda profondità di benevolenza e di affetti! Non è il diamante grezzo, non è il guscio che racchiude la perla dell'ostrica; è un uomo feroce, spietato, rapace come un lupo.”
Heathcliff la “schiaccerà come un uovo di passero”, non potrebbe mai amare una Linton, ma la sposerà per mettere le mani sulla sua proprietà.

Grazie all'unione con i Linton, i figli della tempesta di casa Earnshaw mitigheranno i propri tratti nella generazione successiva: basterà a convincere i fantasmi ad abbracciare sonni tranquilli dimorando in terra di pace eterna?

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