L'uomo che piantava gli alberi: Gean Giono racconta magicamente il rapporto uomo-natura

Comics / News - 10 November 2014 12:00

L'uomo che piantava gli alberi: un libro che insegna ad essere migliori a grandi e piccoli

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L’uomo che piantava gli alberi: L’uomo che piantava gli alberi è un libro breve ma potente. Una piccola parabola sul rapporto uomo-natura e su come sia possibile vivere dedicando una maggiore attenzione alla natura, ai propri ideali. Un libro che insegna, magicamente, a inseguire le proprie convinzioni nel rispetto dell’ambiente e degli altri.

L’uomo che piantava gli alberi trama: Gean Giono, autore del libro è solito fare lunghe passeggiate in Provenza, terra dell’Occitania. E’ proprio durante una di queste passeggiate che incontra un uomo solitario dal cuore grande. Un pastore che ha deciso di vivere in mezzo alla natura in compagnia del suo cane e delle sue pecore. L’uomo vive lentamente, lontano dai ritmi frenetici delle società attuali. Ha scelto di vivere godendo altri ritmi, secondo quello che oggi chiameremmo un modello slow. Ma il solitario pastore fa dell’altro: compie un’impresa capace di cambiare il futuro delle nuove generazioni. Il vecchio e solitario Elzéard Bouffier, contadino e pastore rimasto solo dopo la morte della moglie e del figlio, decide di iniziare questa silenziosa impresa. Ogni giorno pianta 100 ghiande con la speranza di veder nascere un bosco di querce. Dopo alcuni decenni, la terra, da desertica e desolata si trasformerà in un luogo pieno di alberi e di vita. Egli insegue un sogno, un’ideale capace di lasciare un messaggio potente, dopo di lui. La storia è raccontata con estrema delicatezza e porta il lettore nei luoghi della Provenza, descritti in modo fiabesco.

L’uomo che piantava gli alberi messaggio: La storia raccontata nel libro è piuttosto breve. Trentasei pagine appena ma dense di significato e valore. Giono, attraverso il pastore, forse realmente esistito, divulga un forte messaggio. Ogni persona può trasformare un suo gesto, anche se piccolo, in un gran progetto, importante anche per gli altri. Semplice e magico, racconta la parabola del rapporto tra uomo e natura, diffondendo una nota di speranza e di altruismo.

In un modo ingarbugliato e complesso, dove gli uomini sono abituati a vivere secondo uno spiccato individualismo e seguendo le regole dell’ambizione, riscoprire che è possibile compiere azioni senza il proprio tornaconto, significa educare al rispetto dell’altro, all’amore per la natura e per la vita, dove il guadagno e il profitto si misurano solo in termini di un’accresciuta felicità interiore.

Un libro bello, una riconciliazione dell’uomo con la natura e con la sua natura, dove l’albero, le foglie, i rami e le sue radici rappresentano il profondo legame che ci lega tutti alla madre terra, in altre parole alla vita. Ogni albero, proprio come ogni uomo, ha la propria storia, il proprio passato, segreti e legami che neanche la morte spezza. In natura, niente ha fine, tutto rinasce da un seme.

Un libro da leggere tutto di un fiato e far leggere ai nostri figli, assolutamente da consigliare per superare gli egoismi e porsi profonde domande sui veri valori che guidano le nostre e vite. E forse, imparare e quindi insegnare, a rivederli.

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